Author: LOREDANA CARENA 

A Torino GAM, Fondazione Circolo dei lettori e Museo Nazionale del Cinema riscoprono Alberto Moravia

Non c’è bisogno di un anniversario particolare per ricordare una delle principali figure della cultura italiana del Novecento, qual è quella di Alberto Moravia (Roma, 1907 – 1990) in primis romanziere, ma anche critico d’arte, giornalista, poeta, scrittore di cinema, attento osservatore della realtà e viaggiatore instancabile.

Ed è proprio da questa convergenza plurilinguistica che è nato il progetto “Nato per Narrare: riscoprire Alberto Moravia”, ideato dalla Fondazione Circolo dei lettori insieme alla #GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, e al Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione con Associazione Fondo Moravia, #Bompiani, storico editore dei romanzi moraviani, e Gallerie d’Italia.

Noto ai più è il Moravia scrittore, da Gli Indifferenti, romanzo del 1929 accolto positivamente dalla critica, a La Ciociara, lucido spaccato della realtà italiana nel secondo dopoguerra, a La romana (1947) a Il Conformista (1951) per giungere a La noia (1960), analisi di uno stato d’animo dalla cui rete l’autore – uomo Moravia tentava di rifuggire costantemente, a La vita interiore (1978), romanzo a cui lavorò per molti anni. Scrittore instancabile, collaborò con diverse testate giornalistiche tra cui la torinese Gazzetta del Popolo, il Corriere della Sera e l’Espresso, firmando articoli di attualità, racconti periodici ed avviando inchieste, tra cui quella sulla bomba atomica dopo il viaggio compiuto nel 1982 in Giappone, in particolare ad #Hiroshima.
Ma qual è il rapporto tra Alberto Moravia e il mondo dell’arte? E perché, scrittore ormai conosciuto, si dedicò così intensamente alle arti visive? Le radici di questo profondo interesse sono da ricercarsi, innanzitutto, nel contesto familiare. Il padre, infatti, era appassionato di pittura e la sorella Adriana Pincherle (Moravia è uno pseudonimo adottato dallo scrittore), formatasi con Mafai e Scipione (Gino Bonichi), fu una pittrice di una certa levatura nell’ambiente romano degli Anni Trenta. Moravia iniziò a scrivere d’arte su giornali e riviste fin dal 1934 proseguendo sino al 1990, poco prima della morte. Firmò anche presentazioni di mostre e la sua attività nel settore dell’arte fu così intensa che Moravia potrebbe definirsi a tutti gli effetti un critico militante. “Amava l’arte figurativa, il periodo dagli Anni Trenta del Novecento sino alle soglie della contemporaneità  – spiega Luca Beatrice, curatore della mostra alla GAM con Elena Loewenthal – Essendo un narratore riusciva a vedere la potenza della figurazione” e a trattare in modo analitico gli elementi visivi così come faceva con i termini della scrittura.

Le trenta opere, riunite nella Wunderkammer della GAM e provenienti dalla Casa Museo Alberto Moravia di Roma, da raccolte private e dal nucleo museale, riflettono questo aspetto dell’analisi critica moraviana. Si tratta di lavori di pittori con cui lo scrittore intrattenne rapporti di amicizia e da cui, in alcuni casi, si fece ritrarre. Tra questi Enrico Paulucci, per il quale presentò la mostra alla romana Galleria La Cometa nel 1938; il torinese Carlo Levi, dal carattere “in un certo modo solare”; l’espressionista mediterraneo Renato Guttuso carismatico per la sua sicilianità”  e Leonor Fini, amica di Elsa Morante.

A questi nomi si aggiungono quelli di Gisberto Ceracchini, Giacomo Manzù, Giuseppe Capogrossi, Mario Mafai, Renato Birolli, Onofrio Martinelli, Fabrizio Clerici, Alberto Ziveri, Mino Maccari, Mario Lattes, Antonio Recalcati, Adriana Pincherle, Sergio Vacchi, Piero Guccione, Giosetta Fioroni, Carlo Guarienti, Titina Maselli, Mario Schifano ed Elisabetta Catalano.

A suggellare il ruolo di Moravia come critico d’arte sono gli estratti dei testi, che affiancano ognuno dei trenta lavori, tratti principalmente dal volume dello scrittore romano Non so perché non ho fatto il pittore a cura di Alessandra Grandelis.

La poliedricità della figura di Moravia sarà approfondita in una serie di incontri al Circolo dei lettori che, iniziati il 7 marzo con la scrittrice Dacia #Maraini, compagna di Moravia per molti anni, proseguiranno mercoledì 9 marzo alle Gallerie d’Italia (Piazza San Carlo, 156) con lo scrittore e giornalista Alain #Elkann che dialogherà con Carmen Llera Moravia, vedova dell’autore. Gli appuntamenti continueranno tutti i martedì del mese di marzo con Elena #Stancanelli (14 marzo), Edoardo Albinati (17 marzo), Camilla Baresani (21 marzo) per giungere alla Maratona Moravia del 28 marzo che, condotta da Elena Loewenthal, approfondirà i temi del pensiero, dell’arte e del corpo.

Il viaggio letterario moraviano di “Nati per narrare” si concluderà il 20 maggio al Lingotto in occasione della XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro durante il quale il premio #Pulitzer, Jhumpa #Lahiri, terrà la lectio magistralis Moravia è un autore classico?

Il tema Moravia e il cinema verrà approfondito al Cinema Massimo con una rassegna cinematografica dei principali film, tratti dai romanzi dello scrittore romano, e firmati dai principali registi del Novecento. Dal 12 al 28 marzo saranno proiettati Il conformista di Bernardo #Bertolucci, Il disprezzo di Jean-Luc Godard, La ciociara di Vittorio De Sica e Gli indifferenti  di Citto Maselli. “Sono quattro film, tratti dai romanzi di Moravia – spiega Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema – con quattro grandi attrici protagoniste: Stefania Sandrelli, Brigitte Bardot, Sofia Loren, e Claudia Cardinale. Moravia dedicò due sui libri proprio a Sofia #Loren e a Claudia #Cardinale”. 

Inoltre, dal 12 marzo al 31 maggio, il foyer del Cinema Massimo ospiterà una raccolta di 13 immagini di grande formato realizzate da Angelo Frontoni (1929 – 2002), celebre fotografo delle dive. Gli scatti riprendono alcuni momenti focali delle riprese del film Il disprezzo, girato sull’isola di #Capri nel 1963, e provengono dall’archivio Angelo Frontoni acquistato nel 2004 dal Museo Nazionale del Cinema e dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale.

Informazioni

“ALBERTO MORAVIA NON SO PERCHÉ NON HO FATTO IL PITTORE”, mostra a cura di Luca Beatrice e Elena Loewenthal, 7 marzo – 4 giugno 2023, Wunderkammer GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta n. 31, Torino. Orari di apertura: da martedì a domenica 10.00 – 18.00; chiuso il lunedì; la biglietteria chiude un’ora prima. Catalogo edito da Silvana Editore.

Circolo dei lettori, via Bogino n. 9, Torino, marzo 2023.

Cinema Massimo, via Verdi n.18, Torino, 12-28 marzo 2023.

(Foto @LoredanaCarena: Antonio Recalcati, “Ritratto di Moravia”, 1987)

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6 MARZO 2023

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