Spazzapan Luigi
SPAZZAPAN LUIGI
(Gradisca d’Isonzo, 18 maggio 1889 – Torino, 18 febbraio 1958)

BIOGRAFIA E OPERE
Spazzapan Luigi, terminate le Scuole Reali a Gorizia, tra il 1911 e il 1913 si reca diverse volte a Vienna per tentare, senza successo, di essere ammesso all’Accademia di Belle Arti. Nel 1920 trova lavoro come insegnante di Matematica alle scuole medie di Idria, incarico che lascia presto per dedicarsi completamente alla sua grande passione, la pittura. Nel 1923 partecipa a Padova ad una mostra sul futurismo movimento artistico che aveva conosciuto di recente attraverso il gruppo futurista giuliano fondato dagli artisti Giorgio Carmelich, Sofronio Pocarini e Mirko Vucetich. Nel 1925 fu premiato con la medaglia d’argento all’Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne di Parigi. La sua formazione artistica si compì anche attraverso alcuni viaggi che intraprese nella sua giovinezza nei maggiori centri della cultura figurativa del tempo fra cui Vienna e Monaco che gli permisero di accrescere e sviluppare la sua formazione artistica assimilando gli stili delle secessioni, dell’Art Nouveau, del futurismo, dell’espressionismo, fino a intendere precocemente le esperienze dell’astrattismo. Nel 1928, su invito dell’architetto goriziano Umberto Cuzzi, si recò a Torino per partecipare al concorso per la decorazione murale del Padiglione della Chimina all’Esposizione Internazionale: Il suo progetto non fu accettato e oltretutto gli fu tolto il passaporto per motivi politici. Sostenuto da Cuzzi, Gigi Chessa ed Enrico Paulucci, decide di fermarsi a Torino dove, tramite amici, entra in contatto con Lionello Venturi ed Edoardo Persico. Tra il 1929 e il 1932 si accosta agli ideali del gruppo dei Sei di Torino che gli permette di creare uno stile personalissimo che tra vari richiami alle correnti moderniste del tempo seppe trovare spunti di sorprendente ricchezza inventiva andando ad incidere una traccia profonda sull’esperienza informale ma senza perdere la poetica che rimane sempre presente nella sua opera. L’estro e l’abilità grafica consentirono a Spazzapan di trovare lavoro come illustratore alla “Gazzetta del Popolo”, all'”Illustrazione del Popolo” e a “Il Selvaggio”, periodici con i quali collaborò a lungo. Nel 1931 Persico gli organizzò una mostra di disegni a china acquerellata e dilavata (i lavis) presso la Galleria Il Milione di Milano che fu presentata da Mario Sironi. L’anno successivo Lionello Venturi presentò una sua mostra grafica alla Galleria June Europe di Parigi.