Sottocornola Giovanni
SOTTOCORNOLA GIOVANNI
(Milano, 1º agosto 1855 – Milano, 12 febbraio 1917)

BIOGRAFIA E OPERE
Sottocornola Giovanni, nel 1882 esordisce all’Esposizione annuale di Brera con Pettegolezzi, Studio dal vero e due ritratti di signore. In questa prima fase della sua attività pittorica, Sottocornola si dedica principalmente alla produzione di ritratti e nature morte di stampo verista, realizzati secondo i canoni del naturalismo lombardo. Nel 1883 sposa Luigia Carati e due anni dopo nasce Anita, protagonista come modella in numerose opere, seguita da Maria (Mariuccia) nel 1897, da un bambino e Giuseppina, entrambi morti in tenera età. Nel 1885 espone all’Accademia Ritratto della moglie Luigia Carati e Anch’io pittore!, l’anno successivo presenta Piccola fruttivendola e Venditrice di zucche alla prima mostra della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, a Venezia nel 1887 Dilettante e Una pagina comica, insieme a Ritratto della moglie Luigia Carati e Anch’io pittore!. Nel 1889 presenta Frutera a Montevideo, nell’ambito di una mostra organizzata dal mercante milanese Alessandro Zorzi e Cesta d’uva alla Permanente di Milano, l’anno successivo a Milano altre cinque nature morte. Tra il 1891 e il 1897, periodo storico ricco di contestazioni e manifestazioni da parte dei lavoratori si accosta, come fra gli altri Emilio Longoni, Angelo Morbelli e Plinio Nomellini al tema del verismo sociale, evidente in opere come Muratore (figura al vero), esposto alla prima Triennale di Milano del 1891 insieme a Uva, Effetto di tempo grigio e Fuori di porta e L’alba dell’operaio, presentato alla terza Triennale del 1897, opera che segna la piena e convinta adesione alla tecnica divisionista. Nel 1894 presenta all’Esposizione Triennale Effetto d’alba e Gioia mia! (Gioie materne), uno dei maggiori successi di Sottocornola, riproposta a Buenos Aires nel 1898, mentre alla Quarta Triennale di Brera del 1900 Ritratto di donna e Libro azzurro. Negli anni successivi al 1898 abbandona la tematica della pittura a sfondo sociale e impegnata, tornando a dedicarsi al ritratto e alle scene di genere ispirate agli affetti familiari e del proprio ambito domestico, con soggetti prevalentemente femminili riprodotti con tecnica divisionista e il frequente utilizzo del pastello. In questo periodo sono frequenti i soggiorni nelle Prealpi lombarde e sulle montagne della Valassina. A partire dal 1900, presso lo studio milanese di Via Milazzo, opera una propria scuola privata che annovera tra gli allievi Carlo Pietro Colombo, Luigi Borgo Maineri, Ugo Bernasconi, Mario Bezzola e diverse pittrici, tra le quali Maria Pensa, Teresita Anselmi, Mariquita Rigamonti e Francesca Vescovi. Si occupa, in qualità di restauratore, degli affreschi di Bernardino Luini nella chiesa del Monastero maggiore di Milano e della chiesa di S.Antonio di Milano. Nel 1905 espone a Venezia due ritratti di bambini, nel 1908 presenta alla nazionale di Brera L’onomastico della mamma, nel 1912 il dittico Giovinezza, alla Permanente del 1914 presenta Ritratto e Luce e lavoro, opera che ottiene il premio Cassani consistente nell’acquisto da parte dell’Accademia di Brera di un’opera da destinare alla Galleria d’Arte Moderna di Milano a tema la ricerca del sincero sentimento, l’anno successivo Si avvicina la notte e Occhi neri. Nel 1917, presso la sede della Famiglia Artistica Milanese, viene organizzata a cura dell’allievo Ugo Bernasconi una esposizione personale postuma delle opere di Sottocornola.