Paul Gauguin
PAUL GAUGUIN
(Parigi, 7 giugno 1848 – Hiva Oa, 8 maggio 1903)

BIOGRAFIA E OPERE
Paul Gauguin nacque il 7 giugno 1848 a Parigi, al n. 56 di rue Notre-Dame-de-Lorette, celebre strada di Montmartre. La madre, Aline Marie Chazal (1831-1867), discendeva da una famiglia spagnola con diramazioni in Perù, Stato presso il quale godeva di notevole prestigio politico e benessere finanziario: la madre della Chazal era infatti Flora Tristan, una scrittrice molto nota dall’animo ribelle e avventuroso, impegnata politicamente (supportava con calda simpatia la causa del socialismo sansimoniano) e socialmente (era infatti una femminista ante litteram e una sostenitrice dell’amore libero). Il padre, Clovis Gauguin, era un giornalista al servizio della rivista Le National animato da un solido credo repubblicano, che gli costò tuttavia notevoli attriti con il governo di Napoleone III.
Nel 1849, la stanchezza del parlamentarismo e della Repubblica, attraversata com’era da fortissimi conflitti intestini, era palese a tutti i francesi, e altrettanto trasparenti erano le ambizioni di Napoleone III di far rivivere lo spirito bonapartista dello zio defunto e di restaurare l’Impero con un colpo di Stato. Clovis Gauguin, spaventato da un clima politico così teso, nello stesso anno decise di approfittare delle origini peruviane della famiglia della moglie e di trasferirsi a Lima, in Sud America, insieme a Paul e alla primogenita Marie. Papà Clovis morì il 30 ottobre 1849 durante il viaggio in piroscafo: ciò, tuttavia, non compromise l’infanzia del giovane Gauguin, che trascorse idilliaca in un borgo pittoresco, quale era Lima, che poi egli stesso rievocherà nei suoi scritti colorandolo con la nostalgia di un emigrato.
Mamma Aline, tuttavia, a Lima era tormentata da pressanti problemi familiari e da un clima politico decisamente surriscaldato. Per questo motivo, dopo aver goduto per quasi quattro anni della generosa ospitalità dei genitori, la Chazal nel 1855 lasciò Lima e, rinunciando esplicitamente alla cospicua eredità accumulata dal padre, don Pio, tornò in Francia, a Orléans. Ridotta all’isolamento e in preda a stringenti difficoltà economiche la Chazal si rivolse alla famiglia del marito defunto, alloggiando fino al 1859 presso la dimora del cognato Isidore Gauguin. Furono questi anni assai difficili per il piccolo Paul, costretto a seguire lezioni di francese (il suo accento spagnolo, è noto, suscitava molte ilarità tra i compagni di classe) e a convivere con uno zio – Isidoro – che non apprezzava e con una sorella – Marie – dispotica e intransigente. Solo la madre, Aline, riusciva a rallegrare le sue giornate: in un tessuto familiare frantumato come il suo, la figura materna fu una presenza fondamentale e insostituibile, o – per usare le parole dello stesso Paul – «leggiadra e graziosa» dallo «sguardo così dolce, così fermo, così puro e carezzevole».
Nessuna prospettiva professionale sembrava interessare il giovane Paul, che in effetti compì un percorso scolastico abbastanza deludente. Dopo quattro anni trascorsi dietro i banchi del Petit Séminaire de la Chapelle-Saint Mesmin di Orléans, diretta da un vescovo abbastanza conosciuto e particolarmente incline agli sperimentalismi didattici, nel 1861 Paul Gauguin si trasferì a Parigi, dove la madre era andata a lavorare come sarta, intrecciandovi persino una relazione amorosa con Gustave Arosa, uomo d’affari impegnato con il padre nel commercio del guano in Perù.
Gauguin voleva fuggire, evadere da quella situazione che sentiva come un intollerabile avvilimento, e perciò – dopo aver fallito l’esame di ammissione all’Accademia Navale di Parigi per i suoi scarsi profitti scolastici – decise, senza indugio alcuno, di arruolarsi come allievo pilota sul mercantile Luzitano. Sotto l’egida della Marina Francese Gauguin girò il mondo, ritornò in Perù, scoprì Rio de Janeiro e nel 1867 visitò persino l’India: la sosta asiatica, tuttavia, si rivelò particolarmente luttuosa per il giovane Paul, che scoprì dell’improvvisa morte della madre, morta il 7 luglio di quell’anno. Quando Gauguin tornò in Francia, poi, non fu accolto dal caloroso abbraccio della madre, ormai defunta, bensì dalle sanguinose barbarie della guerra franco-prussiana, scoppiata un anno prima. Anche Gauguin combatté valorosamente per la sua patria: non aveva che ventitré anni.
Il contatto con Turquet si rivelò fruttuoso: grazie a lui Rodin nel 1880 vinse una commissione per creare il portale di un museo dedicato alle arti decorative che si intendeva allestire. Rodin dedicò buona parte dei successivi quarant’anni alla sua minuziosa Porta dell’Inferno, che rimase incompiuta perché alla fine il museo non fu mai costruito. Molte delle figure presenti sul portale diventarono delle sculture singole, tra cui le più celebri dell’artista, Il pensatore e Il bacio. Insieme alla commissione per il portale gli fu assegnato gratuitamente uno studio, che gli garantì un nuovo livello di indipendenza artistica. Presto smise di lavorare per la fabbrica di porcellana riuscendo a mantenersi grazie a commissioni da parte di privati.
Nel 1883 Rodin accettò di tenere un corso per conto dello scultore Alfred Boucher che doveva assentarsi; al corso incontrò la diciottenne Camille Claudel. I due intrecciarono una relazione appassionata ma tempestosa, che finì per influenzarli entrambi sotto il profilo artistico. La Claudel fu di ispirazione per Rodin come modella per molte delle sue opere, ma era a sua volta una scultrice di talento, e lo aiutò nella realizzazione delle commissioni.
Nonostante fosse già occupato con la Porta dell’Inferno Rodin vinse altri incarichi pubblici.
Alcune modelle molto vicine all’artista furono della Valle di Comino. A partire dal 1887-88 un’adolescente, Anna Abbruzzese, inizia a frequentare lo studio di Rodin. La data del suo ingresso nello studio è questa in quanto Rodin la ritrae in una preziosa edizione di ‘Les Fleurs du Mal’ di Baudelaire da lui curata. Anna posa inoltre per la nascita di Venere e per le due Cibele. Fino al 1917, anno di morte dell’artista, Abbruzzese e Rodin si sono frequentati regolarmente. La sorella Adele inizia a frequentare lo studio di Rodin pochi anni dopo, anche lei a quindici-sedici anni. Con lei l’artista realizzerà opere d’arte che come: ’La Femme accroupie’, ‘Iris’, ‘Le Torso d’Adèle’, ‘La Cariatide tombée’.
Rodin cercò di ottenere la commessa per un monumento a tema storico per la città di Calais, I borghesi di Calais. Nel 1891, fu selezionato per eseguire un monumento in onore dello scrittore Honoré de Balzac. Lo stile di entrambi i gruppi scultorei andava contro i canoni artistici dell’epoca, e provocò l’insoddisfazione degli enti committenti le opere. Tuttavia, Rodin stava iniziando a guadagnare un ampio consenso che avrebbe portato all’affermazione della sua arte.
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