AL MUSEO DEL GIOIELLO UNA MOSTRA PER CONOSCERE LA STORIA DI TIARE E CORONE.
Author: LOREDANA CARENA
Primo in Italia e uno dei pochi al mondo interamente dedicato al gioiello, il Museo del Gioiello di Vicenza, ospita sino al 17 marzo 2019 la mostra “I gioielli del potere: corone e tiare“, curata da Alessandra Possamai, in cui vengono presentati preziosi manufatti che, in base alla loro foggia, materiale e lavorazione, sono un simbolo visivo ed immediato di una posizione gerarchica sociale, politica o economica.

TIARA 2002, oro, corallo rubrum, diamanti taglio brillante, perline orientali, semicirconferenza 14 x 11,5 cm. Collezione dell’artista Platimiro Fiorenza
I gioielli si possono considerare a tutti gli effetti delle fonti materiali per conoscere stili, tradizioni, abitudini di un popolo e di un’epoca. La lavorazione di materiali preziosi, come oro e argento, e l’incastonatura di pietre preziose o semipreziose, come ametiste, acquamarine, coralli, diamanti, perle, rubini, smeraldi, zaffiri, ecc… sono lo specchio del gusto di un periodo storico – artistico o delle esigenze specifiche di una committenza regale, nobiliare, papale, artistocratica e borghese.
La mostra, “I gioielli del potere: corone e tiare”, inauguratasi in occasione del consueto appuntamento con la manifestazione fieristica internazionale Vicenzaoro September, è un vero e proprio “excursus tra le corone e le tiare del passato e del presente, e pone l’attenzione su quello che sono e che sono state. Un vero e proprio salto nel gusto e nello stile di epoche diverse – evidenzia la curatrice Alessandra Possamai – attraverso opere di grandi artisti. Un mondo di interesse creativo, un banco di prova per orafi e designer contemporanei“.

CORONA 1986 per re Audino in Amleto, riduzione cinematografica di Franco Zeffirelli, intepretato da Alain Batas. Lastra in argento sbalzata a mano con pietre dure, 22 x 16 cm. Archivio Gerardo Sacco.
Tra i preziosi manufatti esposti in mostra si può ammirare una tiara realizzata appositamente per il soprano Ghena Dimitrova nel melodramma “La Gioconda” di Amilcare Ponchielli e una corona in ottone argentato realizzata a traforo con strass su sede forata a cono. Entrambe le creazioni sono state eseguite dal brand Sharra Pagano, fondato da Lino Raggio e Gianfranco Signori nel 1969, creatori di importanti tiare indossate da famosi artisti del mondo operistico, sancendo in questo modo il connubio tra spettacolo e arte orafa.
INFO: “I GIOIELLI DEL POTERE : CORONE E TIARE” DAL 22 SETTEMBRE 2018 AL 17 MARZO 2019.
Museo del Gioiello, Basilica Palladiana, Piazza dei Signori, VICENZA, info@museodelgioiello.it, T. +39/0444320799