Author: LOREDANA CARENA

“Ripensare la globalizzazione” è il tema centrale della seconda edizione del festival nel capoluogo piemontese

Per quattro giorni la città di Torino sarà il cuore pulsante del dibattito e del confronto sui principali temi economici internazionali. Dal 1° al 4 giugno, infatti, si terrà nel capoluogo piemontese la seconda edizione del Festival Internazionale dell’Economia, diretto da Tito #Boeri, professore di Economia all’Università Bocconi di #Milano e, sino al 2021, direttore scientifico del Festival dell’Economia di Trento, progettato e ideato dagli Editori Laterza e organizzato con il Torino Local Comittee (#TOLC).

Tema conduttore di quest’anno sarà “Ripensare la globalizzazione”, ovvero come ridefinire i sistemi di commercio internazionale e di interscambio all’interno delle catene globali del valore. Una valutazione che deve essere fatta anche in rapporto all’inarrestabile progresso tecnologico, fattore irreversibile strettamente connesso con la globalizzazione. Oltre 43 relatori internazionali, quattro premi Nobel e 170 ospiti discuteranno su come sia possibile graduare i tempi della globalizzazione, rafforzare le istituzioni multilaterali, rivedere i sistemi di protezione sociale e progettare nuovi modelli di business per rafforzare l’integrazione verticale.
Tra gli ospiti e i relatori attesi a Torino ci saranno: David Author, Luciano #Canfora, David #Card, Raffaele Fitto, Giuseppe Laterza, Mario Monti, Clara Poletti, Guido Saracco, Nicolas Schmit, Michael Spence, Natalie Tocci, Margrethe Vestager, Gabriel Zucca e molti altri ancora.

Torino, Cortile del Rettorato, 30 maggio 2023, “Breakfast and talk” (@Loredana Carena)

Torino, Cortile del Rettorato, 30 maggio 2023, “Breakfast and talk” (@Loredana Carena)

Alcuni importanti spunti di riflessione sul tema dell’edizione 2023 del Festival Internazionale dell’Economia sono stati introdotti durante l’incontro, “Globalizzazione e sistemi monetari. Stati Uniti, Europa, Cina e l’opportunità delle monete digitali”, che si è tenuto martedì 30 maggio nel Cortile del Rettorato (via Po, 17) dell’Università di Torino. Si tratta dell’originale iniziativa, “Breakfast and talk”, di #UniVerso, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità dell’Università di Torino, ideata per confrontarsi su argomenti di attualità in un contesto flessibile nella splendida cornice del cortile del Rettorato.

Protagonisti del talk sono stati Mario #Cedrini, professore associato all’Università di Torino, dove insegna macroeconomia, anche internazionale, e Luca #Fantacci, professore associato all’Università degli Studi di Milano di #economia politica e storia dello sviluppo economico e sociale.

Torino, Cortile del Rettorato, 30 maggio 2023, Mario Cedrini e Luca Fantacci durante l’incontro, “Breakfast and talk”, sulla globalizzazione e i sistemi monetari. (@Loredana Carena, #loredanacarena)

Torino, Cortile del Rettorato, 30 maggio 2023, Mario Cedrini e Luca Fantacci durante l’incontro, “Breakfast and talk”, sulla globalizzazione e i sistemi monetari. (@Loredana Carena)

Entrambi storici del pensiero economico, in quanto la storia è una fonte da cui attingere per trovare soluzioni ai problemi attuali, Cedrini e Fantacci hanno toccato diverse tematiche sulla globalizzazione tra cui quella sul sistema monetario internazionale, dove il #dollaro è ancora la moneta principale, e quali possono essere i sistemi di pagamenti alternativi.
A cosa serve un sistema monetario internazionale e qual è il suo fine? “Il sistema monetario internazionale è una sorta di tessuto connettivo, perché permette di stabilire delle relazioni economiche internazionali significative – ha spiegato il professor Fantacci, autore con Massimo Donzelli del saggio “Fine della finanza” – Ci accorgiamo della sua importanza quando non c’è. Attualmente siamo in un regime in cui il dollaro ha una forma di egemonia”. In base alla visione dell’economista britannico John Keynes il sistema monetario internazionale deve consentire il commercio tra nazioni diverse, ovvero stabilire relazioni di acquisto e di vendita in momenti disgiunti e con stati differenti. Se ciò non accadesse si creerebbero delle dipendenze economiche che sfocerebbero in tensioni.
La storia ci insegna che le forme di globalizzazione non sono equilibrate. Nel corso del tempo, infatti, si sono creati degli squilibri evidenti tra le nazioni del mondo, in quanto la libertà del movimento delle merci non sempre è equiparabile alla facilità di movimento dei capitali. Una cruciale questione da risolvere oggi è “cercare di tenere insieme due obiettivi che tendono ad essere in conflitto – ha sottolineato Luca Fantacci – ovvero l’autonomia nazionale e l’integrazione internazionale”.
Come ha evidenziato il professor Cedrini, l’obiettivo degli accordi di Bretton Woods, stipulati nel 1944 con la seconda guerra mondiale ancora in corso, era proprio quello di fissare una serie di regole per controllare la politica monetaria internazionale, creando così un ordine monetario tra i vari stati per evitare il sorgere  di forme di autarchia e di nazionalismi.

Conciliare la teoria con la pratica, però, non sempre è possibile e i sistemi economici con il tempo iniziano ad evidenziare delle falle a cui si cerca di porre rimedio con altre strategie. Nel 2008, proprio quando il sistema finanziario iniziava a mostrare una certa fragilità, nasce un nuovo sistema di pagamento internazionale, quello dei #bitcoin. Si tratta di un sistema monetario che oltrepassa le frontiere, perché non è emesso da alcuna banca centrale, ha le stesse caratteristiche del contante, ma ha il limite di essere #deflativo come l’oro. Il bitcoin consente di contabilizzare i debiti e i crediti, però, avendo un valore molto volatile, è difficile da usare per gli scambi commerciali.
La moneta virtuale, quindi, sembra essere, attualmente, una delle diverse strade da percorrere per ripensare ai fattori della globalizzazione.

Informazioni

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA, “Ripensare la globalizzazione”, Torino, 1\4 giugno 2023 – Sedi degli eventi: Auditorium e Common Room del Collegio San Giuseppe, Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo, Auditorium San Filippo Neri, Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale Universitaria, Aula Camera Italiana e Sala Codici del Museo del Risorgimento, Binario 3 OGR, Cinema Massimo, Sala Conferenze del Museo Egizio, Fondazione Circolo dei lettori, Teatro Carignano, Teatro Gobetti. 

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento dei posti disponibili. Prenotazione obbligatoria per le iniziative ospitate all’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo – www.festivalinternazionaledelleconomia.com

 

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