Author: LOREDANA CARENA
La 13a tappa del Giro d’Italia passerà dalla Regione Europea dello Sport per il 2023
Dopo l’arrivo il 18 maggio a Rivoli, città di tappa, il 19 maggio la carovana #rosa si sposterà a Borgo Franco d’Ivrea per iniziare la 13a tappa che passerà dalla Valle d’Aosta, la più piccola regione d’Italia, per concludersi a Crans-Montana in Svizzera.
Il 106° Giro d’Italia sarà il primo appuntamento sportivo della regione autonoma, nominata Regione Europea dello Sport per il 2023, a cui seguiranno altri tre eventi imperdibili. A settembre si svolgerà il TorX, #endurance trail, con inizio e fine a Courmayeur, lungo i sentieri delle due Alte Vie della Valle D’Aosta; a novembre ci sarà l’attesissima Coppa del Mondo di sci alpino, Cervino Matterhorn speed opening; infine a dicembre #Cervinia sarà nuovamente protagonista con la Coppa del Mondo di #Snowboard cross.
Quale sarà il percorso della 13a tappa e quali difficoltà dovranno affrontare i ciclisti?
Il tracciato, lungo 207 km, presenta una classica configurazione alpina, ovvero un avvicinamento pianeggiante, seguito da una serie di salite molto lunghe, intervallate da brevi tratti piani, per salire sino ai 2469 metri del Colle del Gran San Bernardo, la mitica Cima #Coppi, vale a dire il punto più alto per quota che i ciclisti raggiungono in ogni edizione del Giro d’Italia. Per conquistare la vetta del colle i corridori dovranno percorrere 34 chilometri.
La strada, che conduce al colle e da cui passò anche Napoleone Bonaparte il 20 maggio del 1800 per la seconda campagna d’Italia, conclusasi con la battaglia di Marengo, normalmente è aperta dalla tarda primavera fino all’inizio dell’autunno ed è particolarmente apprezzata da #ciclisti e da #motociclisti. Il valico del Gran San Bernardo era uno dei passaggi principali delle Alpi sin dal tempo dei #Romani. Raggiunse l’apice dell’importanza nel Medioevo, quando San Bernardo di Mentone fondò il noto Ospizio per accogliere pellegrini e viaggiatori che percorrevano la Via #Francigena. Qui i canonici allevavano i cani San Bernardo, impiegati nelle missioni di salvataggio in alta montagna.
La 13a tappa del Giro d’Italia 2023 in Valle d’Aosta attraverserà le località di Pont-Saint-Martin, Donnas, Bard, Verrès, Saint-Vincent e Nus nella Valle Centrale, per poi passare da Etroubles e Saint-Rhémy-en-Bosses nel territorio più propriamente alpino del tracciato.
- Colle Gran San Bernardo (archivio Reg. Autonoma Valle d’Aosta)
- Chiesa Moron Saint-Vincent (foto archivio Reg. Autonoma Valle d’Aosta)
Point Saint-Martin, primo comune che si incontra in Valle d’ Aosta arrivando dal Piemonte, deve il suo nome all’antico ponte romano ad una sola campata risalente al I secolo a.C. La città è una delle tappe del Cammino Balteo, con un circuito ad anello di 350 chilometri, adatto ad un escursionismo slow unito alla cultura, e punto d’imbocco della Valle di Gressoney, che conduce ad uno dei versanti del Monte Rosa.
Il tracciato del Giro d’Italia proseguirà per Donnas, centro del primo #vino DOC della regione, per continuare in direzione del Forte di Bard per arrivare a Verrès, all’inizio della Val d’Ayas e sede dell’omonimo castello dei conti di #Challant. La 13a tappa continuerà verso Saint-Vincent, località nota anche come “Riviera delle Alpi” per il suo clima mite, sede del Casinò e delle terme. Di qui la carovana rosa si dirigerà verso Nus, sede dell’Osservatorio Astronomico, il cui nome ricorda le sue origini romane, “ad nonum (ab Augusta) lapidem”, e la sua distanza dall’antica Augusta Praetoria, ovvero Aosta.
- Forte di Bard (archivio Reg. Autonoma Valle d’Aosta)
- Piscina delle Terme di Saint-Vincent (archivio Terme di Saint-Vincent)
Superato il capoluogo della Valle d’Aosta e imboccata la valle del Gran San Bernardo, i ciclisti arriveranno a Etroubles, borgo posto a 1270 metri di altezza e considerato tra i più belli d’Italia, che, in epoca romana, era tappa sulla Via delle Gallie e, successivamente, sulla Via Francigena.
Poco prima del confine con la Svizzera, la tappa rosa passerà per Saint-Rhémy-en-Bosses, situato a poco più di 1600 metri, noto per il pregiato prosciutto, lo Jambon de Bosses, una delle quattro imperdibili specialità della Regione Valle d’Aosta, che hanno ottenuto il marchio di qualità DOP. Per i biker da Saint-Rhémy-en-Bosses partono numerosi itinerari in MTB, ed emozionanti trekking.
Venerdì 19 maggio i ciclisti affronteranno, quindi, un percorso impegnativo attraversando città ricche di storia e di paesaggi mozzafiato.
(Foto ufficio stampa: “Valle d’Aosta, giro ciclistico”, foto Alexis Courthhoud)
Leggi anche: https://www.antichitafiorio.com/giro-ditalia-2023loredana-carena/