Author: LOREDANA CARENA
Al Tempio Voltiano di Como percorso dall’elettroforo alla pila per scoprire tutte le invenzioni del celebre scienziato comasco
La #pila è, sicuramente, una delle invenzioni più note di Alessandro Volta (Como, 1745 – Camnago 1827), figura chiave nella trasformazione dal filosofo settecentesco a scienziato moderno. Volta capì, infatti, l’importanza del legame esistente tra lo sviluppo dell’attività scientifica e gli scambi dei risultati delle ricerche tra gli scienziati.
A differenza di alcuni suo colleghi contemporanei, Alessandro #Volta si spinse ben oltre i confini della Lombardia. Nel 1777 andò in #Svizzera con l’amico Giambattista Giovio, durante il quale incontrò Bernoulli, De Saussure e #Voltaire. Nel corso della sua vita, mantenne sempre stretti contatti con i principali scienziati europei sia a livello epistolare sia direttamente attraverso viaggi in #Austria, Belgio, Francia, Inghilterra, Olanda e Svizzera.
Venne nominato professore e, successivamente, rettore all’Università di Pavia grazie alle sue scoperte sulle proprietà dei gas, sulla meteorologia e sull’elettricità. Nel 1794 gli venne conferita la prestigiosa medaglia #Copley, equivalente per importanza all’odierno premio Nobel. Circa due anni dopo l’invenzione della pila, risalente al 1799, Alessandro Volta andò all’Accademia delle Scienze di Francia a #Parigi e venne ricevuto da Napoleone Bonaparte. La fama dello scienziato comasco stava, quindi, crescendo notevolmente non solo in ambito scientifico, ma anche in quello politico. Nel 1809 fu, infatti, nominato Senatore del Regno d’Italia e, l’anno successivo, ottenne il titolo di Conte. Impegni che Alessandro Volta portò avanti sino al 1819 quando decise di ritirarsi a vita privata nella propria casa di #Camnago, piccolo comune vicino a #Monza, dove morì il 5 marzo del 1827.
Il Tempio Voltiano celebra in toto, nel contenuto e nella forma, la poliedrica figura di Alessandro Volta, ricordato nel centenario della sua morte con il Congresso internazionale dei fisici, tenutosi a Como, Pavia e #Roma, a cui parteciparono numerosi premi Nobel. Voluto e finanziato dall’imprenditore Francesco Somaini, il museo voltiano fu inaugurato nel 1928, dopo soltanto due anni dall’inizio dei lavori.
Ideatore del progetto fu l’architetto comasco Federico Frigerio che concepì un edificio monumentale a pianta centrale, in stile neoclassico e con un esplicito richiamo al #Pantheon. L’imponente costruzione, che si affaccia sul lago di Como, era destinata ad accogliere gli strumenti scientifici originali, usati da Volta, e anche quelli ricostruiti dopo il devastante incendio che colpì i padiglioni dell’Esposizione internazionale, tenutasi a Como nel 1899, in occasione del primo centenario dell’invenzione della pila.
Donato alla città di Como da parte dello stesso Somaini, il Tempio Voltiano è, quindi, un museo permanente che custodisce e conserva una delle più importanti collezioni di strumenti scientifici che, con arredi, documenti e quadri illuminano, ulteriormente, la figura di uno dei padri della scienza moderna: Alessandro Volta.
Informazioni
Tempio Voltiano, viale Marconi n.1, COMO – Orari d’apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 18; ultimo ingresso alle 17.30; chiuso il lunedì; aggiornamenti e aperture straordinarie www.visitcomo.eu – Tel. +39 031 252552
Leggi anche: https://www.antichitafiorio.com/centai-center-for-artificial-intelligenceloredana-carena/