Sernesi Raffaello
SERNESI RAFFAELLO
(Firenze, 29 dicembre 1838 – Bolzano, 11 agosto 1866)

BIOGRAFIA E OPERE
Sernesi Raffaello, nel 1859 abbandona gli studi per motivi economici (l’anno precedente era mancato il padre) e tenta di arruolarsi come volontario per combattere la Seconda guerra d’indipendenza italiana, ma viene subito richiamato a Firenze, dove fornisce sostegno economico alla madre, eseguendo forme per medaglie, una delle quali dedicata a Giuseppe Garibaldi. Nel 1860 conosce Telemaco Signorini, che lo avvicina all’ambiente macchiaiolo nel ritrovo del Caffè Michelangiolo e nel 1861 aderisce alle Scuole di Piagentina (o Pergentina) e di Castiglioncello, dove con i colleghi Silvestro Lega, Giuseppe Abbati, Odoardo Borrani e lo stesso Signorini concretizza l’abbandono della formazione neoclassica per l’approccio a un’arte rivoluzionaria per i canoni del tempo, dominata dallo studio e dalla riproduzione del vero dipingendo all’aperto soggetti popolari e agresti nelle colline fiorentine, livornesi e a San Marcello Pistoiese, con la luce come unico principio che regola effetti tonali e atmosferici, i forti chiaroscuri. Nello stesso anno partecipa all’esposizione della Società Promotrice fiorentina con Settembre e all’ Esposizione della Società Promotrice di Milano con Pastura in montagna. Nel 1862 espone alla Promotrice di Torino con Paese con animali, soggiorna poi a Napoli dove frequenta Filippo Palizzi e dipinge a Ischia con l’amico Stanislao Pointeau, nel 1864 è ospite con Odoardo Borrani del critico d’arte Diego Martelli a Castiglioncello, dai quali promontori riproduce Marina a Castiglioncello, Scogliera a Castiglioncello, La Punta del Romito veduta da Castiglioncello e Sull’aia, esposto nel 1865 alla Esposizione della Società Promotrice di Milano.