Ranzoni Daniele
RANZONI DANIELE
(Intra, 3 dicembre 1843 – Intra, 20 ottobre 1889)

BIOGRAFIA E OPERE
Ranzoni Daniele, giovanissimo, frequenta i corsi dell’Accademia di Brera, quindi quelli dell’Accademia Albertina di Torino, concludendo gli studi di nuovo a Brera, allievo, insieme a Mosè Bianchi e Tranquillo Cremona, di Giuseppe Bertini. Il rientro ad Intra, dove va a vivere con i genitori, corrisponde a un periodo di intensa attività pittorica. Si afferma nel disegno come nella pittura, impostata sullo studio dal vero e l’uso di una tavolozza chiara, già espressiva di luminosità. Crea una scapigliatura locale radunando giovanni artisti, professionisti e intellettuali, come lui accaniti nel prendere di mira la rigidità borghese. Contemporaneamente, entra in contatto con il raffinato ambiente aristocratico del lago Maggiore. Il 2 ottobre del 1868 il torrente San Bernardino allaga Intra. Sconvolto dalla tragedia, Ranzoni torna a Milano con l’intenzione di arruolarsi nelle file garibaldine, ma Tranquillo Cremona lo dissuade e lo ospita. Il loro sodalizio produce una ricerca sulla pennellata e il cromatismo in cui Ranzoni, creatore della cosiddetta “macchia scapigliata”, è la forza motrice. Assieme a Cremona e allo scultore Giuseppe Grandi (la trinità dei nani giganti, come amavano a definirsi per la comune piccola statura) partecipa alla “bohème” milanese degli happenings di strada dando vita alla scapigliatura artistica, che conoscerà la sua età d’oro nel decennio 1870. Pur residente ufficialmente a Milano, dal 1873 al 1877, trascorre lunghi periodi sul Lago Maggiore, a Villa Ada a Ghiffa, dai principi Troubetzkoy: la Principessa Ada Troubetzkoy è la donna amata, ninfa Egeria, che gli apre le porte della committenza internazionale altolocata, di casa sul Lago Maggiore. È maestro dei suoi tre figli, immortalati nel dipinti della Galleria d’Arte Moderna di Milano, I ragazzi Troubetzkoy con il cane (Paolo diventerà il celeberrimo scultore belle époque e Pierre che sposerà la scrittrice statunitense Amelie Rive, society painter). Dispone di un atelier nella villa dove può ricevere gli amici Scapigliati e i ritratti realizzati da lui in quella stagione felice, rispecchiano un vitalismo appagato: materia più pastosa, scala cromatica di verdi, azzurri, rossi ed ocra in una pennellata nervosa che descrive la forma. L’incanto finisce quando i tre ragazzi Troubetzkoy sono mandati in collegio a Milano. La sua presenza in villa non essendo più giustificata, Ranzoni accetta un invito per l’Inghilterra, dove per quasi tre anni diventa il pittore della gentry, aristocrazia terriera, e va a vivere nel lusso dei manieri di campagna, nel Kent, nel Somerset e nello Shropshire, isolato ed infelice malgrado i lauti compensi.