Reggianini Vittorio
REGGIANINI VITTORIO
(Modena, 1858 – Roma, 1939)

BIOGRAFIA E OPERE
Reggianini Vittorio, ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Modena sotto A. Simonazzi e G. Cappell, dove in seguito divenne professore. Nel 1884 vinse il secondo premio Poletti con Sassolo de’ Sassoli svela al padre la congiura per sottrarre Modena agli Estensi (Modena, Galleria Poletti) in cui univa istanze veriste al revival medievale. Nel 1885 si trasferì a Firenze, dove lavorò anche per la galleria Pisani, con una fortunata produzione di genere, apprezzata per la resa quasi miniaturistica di stoffe e arredi. Vittorio Reggianini era un pittore italiano specializzato in materie di genere comprese scene eleganti della vita borghese, composizioni di figure in particolare di teste di donne e studi sui bambini, nonché interni più umili con i contadini. Come molti suoi contemporanei, Reggianini emigrò a sud, a Firenze, dove nel 1900 partecipò all’Alinari Concorso con un dipinto intitolato Tristis Matris Nati Presaga Finis. Reggianini espose anche con la Florentine Art Association nel 1907/8 e di nuovo alla mostra del 1910/11. Era affiliato con i pittori di genere fiorentino come Federico Andreotti (1847-1930) e Francesco Vinea (1845-1902) dipingendo soggetti simili, usando oggetti di scena simili, condividendo a volte lo stesso modello e come loro ha inciso un certo numero di le sue opere, “Firenze“. Come i suoi contemporanei fiorentini, Reggianini eseguì una varietà di costumi della borghesia che si godevano le arti. Reggianini combinava la fantasia con la realtà, la sensualità con la sensibilità e soprattutto, come molti dei pittori del genere storico fiorentino arredavano i suoi costumi nel lusso.