Protti Alfredo
PROTTI ALFREDO
(Bologna, 26 aprile 1882 – Bologna, 29 aprile 1949)

BIOGRAFIA E OPERE
Protti Alfredo, si formò nell’Accademia della sua città, e si dedica specialmente al quadro di genere nel quale ama in particolar modo ritrarre l’intimità femminile. Esordì nel 1906, a Bologna, e da allora espose alle principali Mostre italiane, ottenendo premiazioni alle «Francesco Francia» di Bologna e vincendo nella città stessa, per tre volte il concorso Curlandese. Nel 1909 inviò alla Biennale Veneziana “Fioretta”; nel 1910: “Il piumino” e “Interno”; nel 1911, alla Esposizione tenutasi in Roma in occasione del Cinquantenario, presentò “Il palloncino” e “Modella”; l’anno dopo, alla Biennale Veneziana, figurò con: “Aurora”; “Sonnellino” e “Fiorina sola” alla seguente Biennale, con “La nonna giovane”; “L’afa e riflessi, rossi”. Dopo la prima guerra europea partecipò alla Internazionale di Venezia del 1920 con: “Fiori di seta”; “Allo specchio” e “Gisella”; del 1922 con: “La toilette” e “Vanità”. Alcuni dei quadri suddetti e: “Effetti di sera”; “Puntura”; “La prima posa”; “La limonata”; “Lo strappo”; “Fanciullo che si veste”; “Gatto che dorme” e “Riflesso” presentò nello stesso anno alla Primaverile Fiorentina. Ancora “Lo strappo”, con “Prima del ballo”, figurò alla successiva Biennale Veneziana, e nel 1926 ve lo rappresentò il quadro “Sogni”. L’anno dopo, all’ottantesima Esposizione Nazionale tenutasi a Firenze in Palazzo Pitti, il Protti inviò: “Toni dorati”; “Natura morta” e il nominato “Fiori di seta”. Egli prese parte alle Quadriennali torinesi del dopoguerra: nel 1919 col citato “Allo specchio” e con “In penombra”; nel 1923 col detto “Effetti di sera” e con “Nudo femminile”; nel 1927 con: “L’attesa” e “Un pensiero”.