Pierre Bonnard
PIERRE BONNARD
(Fontenay-aux-Roses, 3 ottobre 1867 – Le Cannet, 23 gennaio 1947)

BIOGRAFIA E OPERE
Pierre Bonnard, Pittore E incisore. Con Vuillard, Maurice Denis e Félix Vallotton fa parte del gruppo dei Nabis. Acquafortista, fu soprattutto con la litografia a colmi « traitées à grandes taches, sans trait » che esercitò una grande influenza sugli artisti del Novecento. Illustratore secondo: le splendide edizioni curate dal Vollard di Parallèlement, 1900 e Daphnis et Chloé, 1902, fino al secondo dopoguerra rimasta neglette, sono oggi letteralmente introvabili.
Il linguaggio pittorico di Bonnard è totalmente diverso da quello delle avanguardie storiche rappresentate dai suoi coetanei Matisse e Kandinskij: sulla scia dei grandi esponenti dell’impressionismo, Bonnard dichiara in uno scritto di voler proseguire e sviluppare la loro ricerca per «superarli nelle loro impressioni naturalistiche del colore».
Appartengono alla fine del secolo una maggiore attenzione alla manifestazione degli affetti intimi dei personaggi, come nella Madre e figlio, le visioni di squarci parigini impreziosite da presenze umane vitali, come nel Les grands boulevards, i ritratti femminili come l’Alexandre Natanson che rivelano una immediatezza e leggerezza di pennellata, una geniale intuizione per i soggetti scelti e una capacità di costruzione narrativa autonoma e personale. Dal 1900 in poi Bonnard continua a esporre con crescente successo e compie numerosi viaggi alla ricerca di nuovi soggetti. Nel 1926 compra una casa a Le Cannet, in Costa Azzurra, dove soggiornerà a più riprese. La luce e il fascino del Midi e la visione utopica del suo paesaggio come proiezione di un antico paradiso segnano per Bonnard una svolta stilistica significativa: la sua tavolozza si arricchisce di colori più intensi e vivaci, tra cui predominano il giallo del sole mediterraneo e il blu intenso che indica la vastità del mare aperto.
In questo periodo l’artista attraversa un nuovo ripensamento dell’Impressionismo: alla presa diretta della realtà si affianca un’atmosfera di malinconica lontananza. Si intensifica il suo interesse per le ambientazioni intimistiche, per le scene di toilette, per i nudi femminili assieme agli altri temi centrali della sua arte che continuano ad essere paesaggi, nature morte, ma che ora si fanno più gioiosi e al contempo strazianti. I suoi lavori si caratterizzano, in questo periodo, di preminenti rapporti di luce fra figure e oggetti, di colori estremamente variegati attorno al madreperla. Nella fase di fusione tra tracce di luminescenza impressionistica e temi elaborati e studiati emerge la chiave di lettura e di riuscita delle sue opere, ossia la simbiosi tra narrazione figurativa e ritmo vitale. Muore a Le Cannet, nelle Alpi Marittime, il 23 gennaio 1947, 3 mesi e 20 giorni dopo aver tagliato il traguardo dei 79 anni.
Opere di Pierre Bonnard

Sala da pranzo in campagna, 1913
