Gheduzzi Giuseppe
GHEDUZZI GIUSEPPE
(Bologna, 12 maggio 1889 – Torino,21 maggio 1957)

BIOGRAFIA E OPERE
Gheduzzi Giuseppe, figlio del pittore Ugo, dal quale apprende, come i suoi fratelli Cesare, Mario e Augusto, i primi rudimenti dell’arte. Esordisce a Vignola nel 1907 con il dipinto Paesaggio alpestre. Affina la sua formazione a Torino presso l’Accademia Albertina in qualità di allievo di Andrea Marchisio e di Paolo Gaidano. Lasciata l’Accademia collabora con il padre per la realizzazione delle scenografie del Teatro Regio. Giuseppe è un abile paesista: dipinge scorci e panorami veneziani, vedute dei laghi e delle valli piemontesi e della riviera ligure. A differenza del fratello Cesare però, eccelle anche nei dipinti di interni con figure e nei temi orientalisti. Particolarmente apprezzati da pubblico e critica sono infatti le sue scene di genere e i dipinti che raffigurano interni di botteghe di artigiani, antiquari e stalle. Nel corso della sua vita Giuseppe partecipa a moltissime rassegne della Promotrice alle Belle Arti di Torino e al Circolo degli Artisti di Torino, e realizza diverse mostre personali. Sue opere: “Casolari e baite a Val Tournaus”; “Mietitura”; “Campagna emiliana”; “Ovile”; “Esuberanza primaverile”; “Mattino a Macugnaga”; “Giorno di pioggia”; “Fioraia a Venezia”; “Ruscello gelato”; “Chiesa vecchia a Macugnaga”; “Maggio a Val Tournaus”; “Case rustiche”; “Mattino a Bordighera”; “La tormenta”; “Sera”; “Tramonto a Bordighera”; “Il pollaio”; “Primi Sori” e “Becchime”: questi ultimi tre di proprietà dell’onorevole Belloni di Navara; “La nonina”; “Mattito a Pecetto”.