Author: LOREDANA CARENA 

Per il maestro concertista e pianista tortonese la musica deve tornare a essere live

Umberto Battegazzore, concertista, pianista e Direttore Artistico dell’Accademia Civica di Tortona (Alessandria) con all’attivo un ampio palmares tra cui l’Orfeo d’Oro alla carriera e la Croce di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana conferitagli il 2 giugno 2014 dall’allora Presidente Giulio Napolitano, ha recentemente espresso la sua opinione in merito al ruolo fondamentale che ricopre la musica.

Dalle pagine del web magazine di Assolombarda, “Genio & Impresa” (genioimpresa.it), Umberto Battegazzore ha evidenziato come la musica sia il legame più forte tra gli uomini e la natura. Questa connessione era già ben chiara al compositore veneziano Antonio Vivaldi e al suo omologo tedesco, Johann Sebastian Bach, entrambi definiti da Battegazzore vere rockstar del Settecento, essendo dei precursori tali da risultare dei reazionari agli occhi dei loro contemporanei. “ Gli spartiti dei due compositori erano, e sono tutt’oggi, simbolo di una spinta all’innovazione – spiega Umberto Battegazzore – e fra ritmicità allora inedite, melodie inconsuete, variazioni, contrasti e dissonanze, in quelle pagine si legge la volontà di inventarsi e reinventarsi continuamente. La musica, del resto, è essa stessa strumento di rigenerazione. Non solo nel suo classico fraseggio […], ma nella misura in cui le sue note fanno parte di un alfabeto universale in cui le parole sono sempre nuove, ad ogni esecuzione, ad ogni concerto”. La musica diventa, quindi, un mezzo per aprire nuove inaspettate prospettive.

“La musica o è dal vivo o non è. E questo tipo di musica in questi mesi è mancata – prosegue Battegazzore – Le note devono tornare a pervadere le piazze e le strade per dare anima alle storie degli uomini e rigenerare il tempo e gli spazi […] la musica arriva agli uomini per rigenerarli e accompagnarli in un tempo, portandoli a sospendere il giudizio è ingaggiandoli in una risalita verso gli elementi più puri e lontani dalla quotidianità. La musica distrugge e ci ricrea in una singola nota”.

E’ necessario, quindi, che venga riconosciuta alla musica la sua fondamentale valenza non solo all’interno della società, ma anche in ambito educativo e istituzionale, essendo capace di comunicare in modo immediato e istintivo oltre ogni confine.

 

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