BIOGRAFIA E OPERE

Piacenza Carlo, lasciato il commercio paterno al quale non si sentiva inclinato, si iscrisse all’Accademia Albertina, dove fu allievo di Giovanni Battista Biscarra e di Pietro Fea. Poi frequentò lo studio del francese Jean Jullieart, famoso acquarellista. Esordì nel 1845 alla mostra della Promotrice torinese, con “Un mattino d’autunno”, e da quell’anno vi espose regolarmente i suoi paesaggi pervasi da dolce malinconia, forse un po’ monotoni di colore, ma sincera espressione del sentimento dell’artista: nel 1848, “Veduta della Val d’Aosta” e “Lanterna di Genova”; nel 1849, “La tranquillità campestre”; nel 1850, “Riposo di contadini”; nel 1851, “Mattino a Gressoney”; nel 1852 e 1853 vari paesaggi; nel 1854, “Veduta di Locana” e “Veduta di Pont”; nel 1855, tre paesaggi. Nel 1856 prese il posto di “Pietro Reghini” nell’Accademia militare, come insegnante di disegno. Da allora le cure della scuola gli tolsero un po’ del tempo che egli consacrava a «batter la campagna», secondo una sua felice espressione. Espose ancora: nel 1858 “Valle di Fenestrelle” e “Déjeuner in campagna”; nel 1861 “Nebbia” e “Verso sera”; nel 1863: “Effetto di pioggia” e “San Maurizio”; nel 1866, “Raccolta dei funghi”; nel 1869, “Il guado”; nel 1872, “Boscaglie”; nel 1874, “Il Sangone”; nel 1880, “In Val di Stura” e “Foresta d’abeti”; nel 1884, “Valle dell’Orco”. Altri suoi dipinti notevoli: “Dintorni di Torino”; e due “Paesi”, tutt’e tre nel Museo Civico di Torino; “Lago di San Giuseppe presso Ivrea”; “Inverno”. Il Piacenza sostituì per qualche tempo Ernesto Allason come maestro di pittura della defunta Regina Madre.