Petrella Vittorio da Bologna
PETRELLA VITTORIO DA BOLOGNA
(Bologna, 4 novembre 1886 – Venezia, 1 dicembre 1951)

BIOGRAFIA E OPERE
Petrella Vittorio da Bologna, è considerato un rappresentante del futurismo, ma ha anche imparato e lavorato con altri stili di pittura. Le sue motivazioni andavano dai paesaggi (italiani), attraverso i fiori alle persone e motivi fantastici. A Torino, durante la sua prima mostra, un suo olio viene acquistato da Vittorio Emanuele III e due suoi grandi pannelli floreali vanno al Museo Civico di Torino. Espose a Torino, Milano, Londra, New York, Venezia altre città. Ottiene subito riconoscimenti e premi a Bologna (Mostra del Paesaggio), a Firenze (Palazzo Pitti). Partecipa alle biennali di Venezia dal 1926 al 1948. È particolarmente ricercato per i paesaggi di preferenza notturni. Attivo anche nel disegno e nella litografia. Emilio Zanzi scriveva in questo periodo su Petrella, era “ancora indeciso tra futurismo, impressionismo e cubismo”. Lucio Ridenti lo paragonò a Henri Matisse nel 1945. Il 1950 e il 1974 onorano la Galleria d ‘Arte Fogliato Petrella di Torino con una retrospettiva. Alcune opere: Alberi, cava dei tirreni (1924), Venezia (1925), Maschere a Venezia (1925), Danzatrice persiana (1926), Settembre Veneziano (1928), Costiera amalfitana (1929), Notturno a Venezia (1929), Canale a Venezia (1930), Canale (1930), Canale Novembre Venezia (1931), Alla giudecca (1931).