Omegna Filippo
OMEGNA FILIPPO
(Torino, 11 marzo 1881 – Mondovì, 1° settembre 1948)

BIOGRAFIA E OPERE
Omegna Filippo, allievo di Giacomo Grosso all’Accademia Albertina. Esordì nel 1902 all’Esposizione d’Arte decorativa col quadro “I dimenticati”, e furono subito notate le sue qualità di disegnatore e colorista. Seguirono: “Sorrisi di Dio”, acquistato dal Re, “Ballata d’autunno”, ora a Londra; “Turbine”; “La rivolta”; “Coloro che si divertono”; “Altri tempi”, pure acquistato dal Re; “La commedia”; “Ave Maria” (paesaggio); “Ritratto di mia madre”, esposto a Venezia nel 1912; “Il mercato”; “Alla fontana”; “Verso la luce”; “Autunno”; “Unica proprietà”; “Interno di cortile”; “Signora in crepe de Chine blu”, esposto al Salone di Parigi; “Signora in grigio rosa”, esposto alla Promotrice di Torino nel 1924; “L’insidia”; “A Porta Capuana”; “Il risveglio”; “Bolle di sapone”; “Farfalle e mosconi”; “Il centauro”. Ma la sua notorietà, oltre che al “Turbine”, è dovuta specialmente ad “Anime illuse” e a “L’ascesa”, che sono conservate nel Museo di Storia e d’Arte di Brà. Egli volse la sua attività anche all’affresco, e lavorò nella chiesa del Santo a Padova; dipinse in parte il soffitto del Teatro Regio di Torino, e nel 1910 andò nel Cile a lavorare col Grosso. Suoi quadri furono esposti a Verona, Torino, Roma, Parigi, Saint Louis, ed ebbero distinzioni e premi. E’ anche miniaturista, caricaturista, cartellonista, e da molti anni insegnante di nudo all’Accademia Albertina di Torino.