Author: LOREDANA CARENA
Esordio alla regia cinematografica per Lorenzo d’Amico De Carvalho con un film ambientato negli Anni Novanta
Uscirà nelle sale italiane il 7 febbraio, “Gli anni belli” primo lungometraggio di Lorenzo d’Amico De Carvalho, regista teatrale di lungo corso, sceneggiatore e documentarista, che ha sfondato la barriera del set cinematografico con un soggetto scritto alcuni anni fa dalla moglie sceneggiatrice e regista, Anne-Riita Ciccone, e lasciato nel cassetto in attesa che arrivasse il momento giusto per riprenderlo, rivederlo e girarlo. Il film è ambientato negli Anni Novanta, precisamente nell’estate del 1994, l’anno dei mondiali di #calcio in cui l’Italia venne sconfitta dal Brasile nei rigori della finale, “anche l’anno di una nuova adolescenza per la nostra nazione – spiega il regista durante la conferenza stampa di presentazione del film – il passaggio da una situazione politica nota ad un’altra, ancora sconosciuta, esattamente come accade nell’adolescenza quando si sta subendo una trasformazione, un cambiamento. Gli Anni Novanta sono gli anni della mia adolescenza, quindi un periodo che conosco bene perché l’ho vissuto in prima persona”.
Portavoce del tema del coming of age è Elena, interpretata da Romana Maggiora Vergano, giovanissima attrice romana nel suo primo ruolo da protagonista, diplomatasi alla “Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè” e già conosciuta al grande pubblico per le sue interpretazioni in serie televisive e film tra i quali “Immaturi” (2016), “Don Matteo 11″(2017) e “Christian” (2020). “Uscita dal provino per il ruolo di Elena, ero convinta che non sarei stata scelta per la parte – racconta Romana – La protagonista del film, infatti, ha sedici anni, all’epoca del provino io ne avevo venti. Ma il fatto che Elena si finga maggiore della sua età, ha giocato a mio favore”. Per Romana Maggiora Vergano non è stato difficile calarsi nel ruolo. “Mi riconosco molto in quel che dice Elena e in come lo dice – dichiara l’attrice – Anch’io, infatti, ho una tendenza alla polemica e al seguire un istinto quasi animale”. Elena è una pasionaria in erba, con un forte spirito rivoluzionario e contestatore, i cui progetti futuri sono ben diversi da quelli dei suoi genitori per lei. Il papà Eugenio, interpretato da Ninni Bruschetta, professore di greco tutto d’un pezzo, non accetta che la figlia sia stata rimandata proprio nella materia che lui insegna, mentre la mamma Adele, interpretata da Maria Grazia Cucinotta, svolge il ruolo di mediatrice per evitare attriti tra padre e figlia. L’estate del 1994 si prospetta, quindi, monotona e noiosa per Elena: andare al solito campeggio e studiare greco. Il campeggio, però, è cambiato con il nuovo direttore (Stefano Viali) che l’ha trasformato in un luogo al passo con i tempi che stanno mutando. Così anche il nome, “Bella Italia”, e il colore prevalente, l’azzurro, riecheggia ideali e stili di vita allineati alle trasformazioni politiche.
La vacanza, inizialmente noiosa, assume una connotazione diversa con l’arrivo di un gruppo di ventenni con cui Elena, fingendosi più grande di quel che è realmente, condivide il desiderio di sovvertire le restrittive regole del nuovo campeggio improntate solo ad aumentare il fatturato a scapito delle esigenze dei clienti. Intanto, mentre Elena cerca in ogni modo di farsi riconoscere nel mondo degli adulti, la stabilità di coppia tra Adele ed Eugenio viene minata da un’avvenente campeggiatrice (Ana Padrão) che, con diversi escamotage, cerca di fare cedere alle sue lusinghe il professore di greco. Adele capisce che devono ritrovare l’intimità, perduta da molto tempo, per non arrivare alla separazione. La vacanza diventa così, inaspettatamente, un’occasione di una nuova consapevolezza di sé e degli altri e la scoperta di nuovi sentimenti, ovvero un coming of age che investe ambiti diversi della vita quotidiana.
“Gli anni belli” è un film in cui “c’è molta verità – spiega Maria Grazia Cucinotta – parla dell’adolescenza, del crescere, dell’affrontare il mondo anche in modo incosciente. Parla anche dei rapporti di coppie adulte con figli, che devono fare i conti con la perdita della complicità, con la paura del tempo che passa e con un’intimità da riconquistare. Questo film racconta tante verità, passate e presenti, che servono a farci riflettere”.
Il film è una co-produzione internazionale #Italia/Portogallo/Serbia realizzata da #Bendico con #RAI Cinema, Hora Mágica, e Art & Popcorn, in collaborazione con RTP – Rádio e Televisão de Portugal, ed è prodotto da Isabel Chaves, Miroslav Mogorović, Silvia D’Amico Bendicò, Osvaldo Menegaz, e Lorenzo d’Amico De Carvalho. Realizzato con il supporto del fondo europeo MEDIA, ‘Gli anni belli’ è stato prodotto grazie al sostegno del Opere Prime e Seconde del MIC, del fondo Lazio Cinema International, della Regione Lazio – Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo, con il contributo della Regione Calabria – Film Commission Calabria, e con il co-finanziamento della Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo e della Sicilia Film Commission. Sceneggiato dal regista con Anne-Riita Ciccone, si avvale della direzione della fotografia di Osama Abouelkhair, delle musiche di Nuno Maló, delle scene di Maria Rita Cassarino, dell’arredamento di Elio Luciano, dei costumi di Andrea Sorrentino (A.S.C.), del montaggio dello stesso regista con la supervisione di Mauro Rossi e del suono di Guido Spizzico.
(Foto ufficio stampa: “Ninni Bruschetta, Maria Grazia Cucinotta e Romana Maggiora Vergano nel film Gli anni belli”)
3 FEBBRAIO 2022