Author: LOREDANA CARENA
Cosa nascondono le bende di una mummia?
A questa e ad altre domande vuole dare una risposta la mostra “Archeologia invisibile”, ospitata al Museo Egizio di Torino sino al 6 gennaio 2020. L’esposizione, il cui progetto scientifico si deve al direttore del museo, Christian Greco, e all’egittologo Enrico Ferraris, presenta alcuni reperti della collezione torinese, come mummie, papiri, vasi, tessuti,…, scandagliati oltre il visibile attraverso l’applicazione di strumenti tecnici che, apparentemente, non hanno nessun legame con il lavoro dell’archeologo.
Le tomografie neutroniche, ad esempio, hanno rivelato il contenuto di sette vasi in alabastro sigillati, senza alterarne l’integrità originaria, accertandone la funzione di recipienti per gli oli sacri usati nel rito dell’imbalsamazione. Le analisi radiografiche e TAC hanno consentito di eseguire un vero e proprio sbendaggio virtuale della mummie di Kha e Merit, la cui datazione risale a oltre 3400 anni fa, rivelando la natura dei gioielli con cui la coppia fu adornata per il suo viaggio nell’aldilà.
“Archeologia invisibile” è quindi un affascinante viaggio nel mondo degli antichi Egizi attraverso l’invisibile del mondo materiale.
“ARCHEOLOGIA INVISIBILE” dal 13 marzo 2019 al 6 gennaio 2020 MOSTRA PROROGATA SINO AL 20 GIUGNO 2020
Museo Egizio, via Accademia delle Scienze n. 6 – Torino –
tel. + 39 011 4406903
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