Pittara Carlo
PITTARA CARLO
(Torino, 6 giugno 1835 – Rivara, 25 ottobre 1891)

BIOGRAFIA E OPERE
Pittara Carlo, si forma nell’ambito dell’Accademia Albertina di Torino seguendo gli insegnamenti di Giuseppe Camino (1818 – 1890). Nel 1856 si trasferisce a Ginevra, in Svizzera, dove si specializza sotto la guida di Charles Humbert (1813 – 1881), pittore noto per le raffigurazioni di animali. A Ginevra conosce Gustave Castan (1823 – 1892) e Durand. Tra il 1858 e il 1860 fa tappa a Parigi, dove gli stimoli dell’Esposizione universale del 1855 non si sono ancora spenti: viene a contatto con Corot (1796 – 1875) e Charles Jacque (1813 -1894) e subisce il fascino della Scuola di Barbizon, che già conosceva dall’esperienza ginevrina. Dopo Parigi trascorre tre anni di soggiorno a Roma. Paesaggista di gusto romantico e realista, Pittara a partire dal 1861 è tra gli animatori della Scuola di Rivara, un gruppo di artisti che si riuniscono per varie estati a Rivara, nel Canavese: Ernesto Bertea, Alberto Issel, Serafín Avendaño, Antenore Soldi, Ernesto Rayper, Casimiro Teja, Federigo Pastoris. Li anima il desiderio di trasporre nelle proprie tele l’immediatezza del “vero”, dipingendo en plein air e rinnovando la pittura del paesaggio, seguendo un percorso simile a quello portato avanti dalla scuola grigia ligure. Con l’opera Sistema infallibile di ristorare le finanze italiane nel 1870 Pittara vince la medaglia d’oro all'”esposizione d’Arti Belle” a Parma. Negli ultimi dieci anni di vita trascorre lunghi periodi invernali a Parigi, dove a partire dal 1880 viene influenzato da un certo impressionismo che sarà d’ispirazione anche ai Macchiaioli. Il successo di Carlo Pittara va letto nel contesto dell’interesse critico che nei primi anni del secondo dopoguerra si risveglia nei confronti delle scuole pittoriche piemontesi ottocentesche: «nel 1947 la nota “Galleria Fogliato” di Torino propone 88 pezzi di alta qualità mentre, quasi contemporaneamente, la Gazzetta del Popolo porta l’attenzione su Antonio Fontanesi, Marco Calderini, Alberto Pasini, e Giovanni Battista Quadrone.