Pierre Auguste Renoir
PIERRE AUGUSTE RENOIR
(Limoges, 25 febbraio 1841 – Cagnes-sur-Mer, 3 dicembre 1919)

BIOGRAFIA E OPERE
Pierre-Auguste Renoir nacque il 25 febbraio 1841 a Limoges, nella regione francese dell’Alta Vienne, quarto di cinque figli. La madre, Marguerite Merlet, era un’umile operaia tessile, mentre il padre, Léonard, era un sarto. Si trattava dunque di una famiglia di modestissime condizioni, e l’ipotesi secondo la quale i Renoir fossero di origini nobili – promossa dal nonno François, un orfanello allevatoillo temporeda una zoccolaia – non godeva di grande popolarità in famiglia. Non a caso, quando François morì nel 1845, papà Léonard – allettato dalla speranza di un salario sicuro – si trasferì con la famiglia a Parigi, stabilendosi al n. 16 di rue de la Bibliothèque, a poca distanza dal museo del Louvre. Pierre-Auguste non aveva che tre anni.
All’epoca l’assetto urbano di Parigi non era stato ancora stravolto dalle trasformazioni operate dalbarone Haussmann, che alle strette viuzze della città storica sovrappose a partire dal 1853 una moderna maglia di scenograficiboulevarde di grandi piazze a forma stellare. La viabilità parigina era dunque quella, minuta e frammentata, di origine medioevale, e nelle strette viuzze che si irraggiavano dal palazzo delle Tuileries (distrutto durante la Comune) i bambini si riunivano per giocare insieme all’aria aperta. Pierre-Auguste – «Auguste» per la mamma, che odiava l’impronunciabilità di «Pierre Renoir», nome con certamente troppe erre – in effetti trascorse un’infanzia lieta e spensierata, e quando iniziò a frequentare le elementari presso i Fratelli delle scuole cristiane rivelò due inaspettati talenti. Innanzitutto possedeva una voce dolce e melodiosa, tanto che i suoi insegnanti premevano affinché passasse nel coro della chiesa di Saint-Sulpice, sotto la guida del maestro di cappellaCharles Gounod. Il Gounod credeva fermamente nelle potenzialità canore del ragazzo e, oltre ad offrirgli lezioni gratuite di canto, arrivò persino a prodigarsi affinché entrasse nel coro dell’Opéra, uno dei maggiori enti lirici del mondo.
Il padre, tuttavia, era di un altro avviso. Quando pioveva, il piccolo Pierre-Auguste per ammazzare il tempo rubava i suoi gessetti da sarto e con essi dava libero sfogo alla sua immaginazione, disegnando familiari, cani, gatti e altre raffigurazioni che continuano tuttora a popolare le realizzazioni grafiche dei bambini. Papà Léonard da una parte avrebbe voluto sgridare il figliolo, ma dall’altra notò che il piccolo Pierre con i suoi gessetti dava vita a disegni molto belli, a tal punto che decise piuttosto di informare la moglie e di comprargli quaderni e matite, nonostante il loro costo, molto elevato nella Parigi dell’Ottocento. Quando quindi Gounod faceva pressioni sul piccolo affinché entrasse nel coro liturgico, Léonard preferì declinare la sua pur generosa proposta e incoraggiò il talento artistico del figliolo, nella speranza che diventasse un buon decoratore di porcellane, attività tipica di Limoges. Entusiasta autodidatta, lo stesso Renoir coltivò orgogliosamente il suo talento artistico e, nel 1854 (non aveva che tredici anni), entrò come apprendista pittore in una manifattura di porcellane, a rue du Temple, coronando così le ambizioni paterne. Il giovane Pierre-Auguste qui decorò porcellane con composizioni floreali, per poi cimentarsi con l’esperienza anche in composizioni più complesse, come il ritratto di Maria Antonietta: vendendo i vari manufatti a tre soldi al pezzo Renoir riuscì ad accumulare una buona somma di denaro, e le sue speranze di trovare un impiego presso la prestigiosa manifattura di Sèvres (questa era la sua massima ambizione in quel momento) erano più palpabili e vive che mai.
Opere di Pierre Auguste Renoir

Pierre-Auguste Renoir, La colazione dei canottieri (1880-1881; olio su tela, 130 x 173 cm; Washington, Philips Collection)
