Author: LOREDANA CARENA

Ritrovare le parole di Dio per costruire una Chiesa sinodale

Le parole sono il mezzo che ci permette di esprimerci, di comunicare e anche di essere, nel senso di esistere. Ogni #parola trasmessa è già ricca della storia di chi ce l’ha tramandata, quindi il #linguaggio si può considerare nell’accezione di #tradizione, ovvero di trasmettere oltre.

Le parole di Dio devono essere lette alla luce di questa premessa affinché si riattualizzino per la costruzione di una Chiesa sinodale. Papa Francesco, nel 2015 in occasione del 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei #Vescovi, ha posto al centro della riflessione il tema della #sinodalità intesa come camminare insieme nella #diversità in una dimensione comune.

Quali sono le parole da ritrovare per formare una Chiesa sinodale in cui ci sia un ascolto reciproco? L’orientamento per trovare la strada giusta viene indicato da Gianluca #Zurra, presbitero della diocesi di #Alba (Cuneo) e professore di Teologia, nel saggio PAROLE RITROVATE. Appunti per una Chiesa sinodale. 

Ciò che si eredita non può essere posseduto nello stesso modo come hanno fatto i nostri predecessori. Così le parole del Vangelo, affinché non diventino lettera morta, devono essere ricreate, devono essere arricchite di una sostanza diversa rispetto all’origine. Devono diventare portatrici di una nuova storia.

Fraternità, dove Gesù è il primogenito tra molti fratelli aventi come unico padre #Dio, ospitalità nel senso di apertura verso l’inedito e ciò che è estraneo, ed eucarestia, rito di un pasto condiviso, sono alcune delle parole ritrovate per avviare il percorso sinodale.

Lo stile sinodale deve essere caratterizzato dall’ascolto e non dal semplice sentire. #Ascoltare qualcuno significa dare importanza a ciò che tale persona ci dice, significa accogliere e comprendere. La Chiesa, per essere ascoltata, deve usare un linguaggio adeguato ai tempi. Inoltre non deve essere una #madre protettiva ed esclusivista, ma deve essere capace di fare crescere i propri figli e renderli autonomi e consapevoli nel cammino di #fede.

Lo #studio, inteso come ri-flessione sull’agire, è un’altra parola ritrovata indicata da Gianluca Zurra. Riflettere sulle proprie azioni è importante per capire il senso di ciò che si vive e di come si vive, in quanto non ci si deve accontentare di “vivacchiare”. Bisogna vivere pienamente il dono della vita. Lo studio, inteso come lettura, silenzio e confronto comunitario aiuta alla costruzione della sinodalità.

La pluralità della società attuale conduce al #discernimento che la chiesa non è più “figlia unica”, ma sorella di molti e di diversi fratelli. La partecipazione all’eterogeneità moderna, lungo un sentiero comune e dialogico, è un obiettivo della sinodalità del terzo millennio. Il percorso sinodale deve essere fecondo e si deve attuare in forme concrete nella vita quotidiana.

Altra parola ritrovata, indicata da Gianluca Zurra, è missione intesa come dedizione verso gli altri in modo da trasmettere ciò che si è ricevuto gratuitamente come un dono. Il gesto missionario, che travalica lo sterile #individualismo, è caratterizzato da una disposizione di #fede e di #comunione. In questa azione concreta, partendo dalla quotidianità, la fede diventa visibile, facendo capire che si inizia mai dal nulla, ma da un grande #Amore gratuito che ci precede.

Informazioni

Gianluca Zurra, PAROLE RITROVATE. Appunti per una chiesa sinodale, Torino, Editrice Elledici, febbraio 2023.

Leggi anche: https://www.antichitafiorio.com/papa-francesco-la-gioia-e-contagiosaloredana-carena/

Translate »