Fontanesi Antonio
FONTANESI ANTONIO
(Reggio Emilia, 23 febbraio 1818 – Torino, 17 aprile 1882)

BIOGRAFIA ED OPERE
Fontanesi Antonio, figlio di Giuseppe Fontanesi e di Maddalena Gabbi, vive un’infanzia povera e disagiata che segna, con una vena malinconica ed idealista, tutta la sua opera pittorica. Nel 1832 si iscrive alla scuola comunale di belle arti di Reggio Emilia, allievo del professor Prospero Minghetti che lo spinge a specializzarsi in scenografie, decorazioni e nella pittura ad affresco di stampo classicista. Nel 1847 si trasferisce a Torino per partecipare da sottotenente alla Prima Guerra d’indipendenza, combattendo nei volontari lombardi di Garibaldi, ma la crudezza della guerra lo spinge a riparare prima a Lugano e poi, dal 1850 a Ginevra, dove risiede fino al 1865 a contatto con il paesaggista svizzero Alexandre Calame. In questo periodo entra in contatto con affermati pittori tra cui i francesi François-Auguste Ravier, Charles-François Daubigny e lo svizzero Alexandre Calame, che lo indirizzano alla pittura di paesaggio e a aprirsi alle novità artistiche europee: a questo proposito, furono importanti i viaggi a Parigi (nel 1855 e nel 1861), in cui conosce Jean-Baptiste Camille Corot e i pittori naturalisti della scuola di Barbizon, i soggiorni a Crémieu nel 1858 e a Londra (nel 1865), dove ammira dal vivo le opere di Turner, di John Constable e di Thomas Gainsborough. Da tali viaggi, Fontanesi trova conferme al suo interesse per la pittura di paesaggio: se inizialmente ricerca un approccio diretto alla verità naturale – come nel quadro Il sentiero nel castagneto, databile dal 1850 al 1855, riprende poi da Daubigny e da Corot vivaci effetti di luce e d’atmosfera, introducendoli in paesaggi tendenzialmente malinconici sentiti come espressione dell’animo, secondo i principi propri del Romanticismo.
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Opere di Fontanesi Antonio
Alla fontana (1867-1869)
Ritorno dal pascolo
Paesaggio(1860)