Bosia Agostino
BOSIA AGOSTINO
(Torino, 1886 – Torino, 1962)

BIOGRAFIA E OPERE
Bosia Agostino, inizio i suoi studi dal suo primo maestro, Giovanni Giani, dove aveva assistito alla metamorfosi del solenne “quadro storico”, qual era inteso da un Gastaldi o da un Enrico Gamba, in scena di genere trattata con minuzioso e manieroso verismo. Ma contro tali tendenze, nella Torino del primo Novecento. Apprezzato come ritrattista (Ritrattodi bimba, Torino, Civica galleria d’arte moderna), il B. partecipò alle principali manifestazioni artistiche: oltre che nei cataloghi delle Promotrici torinesi, il suo nome compare fra gli espositori assidui a Roma e alle Biennali di Venezia. Qui egli poté avere esperienza diretta di quegli aspetti della pittura europea che al principio del nostro secolo riscuotevano in Italia largo tributo di ammirazione; soprattutto le allegorie di Hodler, esteriormente scarne e intimamente scarse di valori pittorici, dovettero riuscire al B. più congeniali delle estrose decorazioni e della vivida policromia di Gustav Klimt, che pure è stato citato fra le componenti della sua cultura.
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Opere di Bosia Agostino