Avondo Vittorio
AVONDO VITTORIO
(Torino, 10 agosto 1836 – 6 dicembre 1910)
Avondo Vittorio, studiò all’Accademia di Pisa; poi per quattro anni a Ginevra, allievo di Alexandre Calame. Nel 1855 a Parigi, nella famosa Mostra rivelatrice della scuola di Fontainebleau, rimase colpito dalle opere dei rinnovatori francesi di allora, tanto dissimili nella tecnica e nel concetto dal modo convenzionale allora dominante. Così anch’egli, ebbe da quell’esempio l’incentivo a liberarsi dall’accademico virtuosismo, e perciò risolutamente a dedicarsi a quell’indipendenza stilistica dalla quale sortirono impronte nuove in un’epoca caratterizzata da un certo grigiore di uniformità. Il richiamo ad un ordine rinnovato di concezione rappresentativa egli Io assecondo con entusiasmo ed amore, nella esecuzione di paesaggi. In tale stato di temperamento incluse quella medesima natura di stile che fu nella letteratura di allora così diffusa. La sua partecipazione ad una corrente artistica denominata avvenirista gli procurò contrasti in Italia e nella Svizzera. Avondo Vittorio morì a Torino il 6 dicembre 1910.
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