Zolla Venanzio
ZOLLA VENANZIO
(Colchester, 18 marzo 1880 – Torino, 10 agosto 1961)

BIOGRAFIA E OPERE
Zolla Venanzio, dal 1920 partecipa alle Biennali Veneziane. Quell’anno vi espose “Intimità”; nel 1922: “Les images” e “Una sedia vuota”; nel 1924, “Mia madre”. Nel 1927, alla LXXX Mostra Nazionale tenutasi a Firenze, in Palazzo Pitti, presentò “Festa spagnola”. Allestiva nel 1929 una «personale» alla Galleria Micheli di Milano ove figuravano: “Natura morta”; “Lettura”; “Paesaggio”; “Testa di ragazza”. Fu presente anche alle mostre della Royal Academy di Londra (ove fu notato il “Ritratto della signora Cutburch”), di Glasgow, di Liverpool e di Edimburgo. Il critico d’arte dott. Argan così descrive l’arte di questo pittore: “Risente delle eleganze cromatiche del pittore inglese James Whistler. Nei suoi lavori tutto è necessario: musicalità d’ambiente, sinfonia di colori vaporosi, di prospettive inaspettate, profumo di esotismo, nostalgie inappagate di astratte bellezze”. Nei primi mesi del 1949 espose alla Galleria Salvetti a Milano opere di vari periodi e gusti; nel novembre 1950 espose anche nella Galleria Cordusio di Milano, dove venne dalla critica definito un raffinato maestro dell’ultimo impressionismo.