Valutazione
Fumetti e
Tavole d’autore
Se possiedi fumetti e tavole d’autore, e articoli simili, a Torino c’è un esperto pronto ad aiutarti a scoprire il loro valore: Massimiliano Fiorio. Con la sua ampia esperienza nel campo dei fumetti e delle tavole d’autore, Massimiliano Fiorio offre servizi di valutazione e consulenza per soddisfare tutte le tue esigenze.
Valutazione gratuita dei tuoi articoli
La Valutazione di Fumetti e Tavole d’autore a Torino
Analisi Visiva e Storica
Le tavole originali e i fumetti d’autore sono oggetti di grande fascino e valore per gli appassionati e i collezionisti. Se desideri scoprire il valore collezionistico e il potenziale economico delle tue tavole d’autore , Massimiliano Fiorio è il professionista che fa per te.
Ricerca e Documentazione
Massimiliano Fiorio si impegna nella ricerca approfondita e nella documentazione storica per individuare l’artista, l’opera, la sua provenienza e la sua storia. Questa documentazione offre un contesto prezioso per comprendere l’importanza delle tue tavole d’autore e fumetti.
Valutazione delle Condizioni
La valutazione accurata delle condizioni è essenziale. Massimiliano Fiorio esamina attentamente ogni tavola d’autore o fumetto che sia, individuando segni di usura, mancanze, danni o restauri etc.
Determinazione del Valore di Mercato
Basandosi sull’analisi visiva, sulla documentazione di riferimento e sulla valutazione delle condizioni, Massimiliano Fiorio determina il valore di mercato stimato per le tue tavole d’autore e i tuoi fumetti. Questo valore tiene conto di fattori come l’autenticità, la rarità, prime edizioni, e la domanda di mercato, etc.

Alcune caratteristiche storiche e cenni storici sui fumetti e tavole d’autore
Il collezionismo del fumetto si sta consolidando sempre di più anche in Italia, dopo essersi affermato alla fine degli Anni Novanta negli Stati Uniti, dove forte è la lezione della Pop Art, e in Francia. Si tratta di un mercato in forte espansione grazie anche all’attenzione rivolta da parte di istituzioni museali e gallerie d’arte ad un genere artistico strettamente connesso al settore dei mass media. L’universo dei fumetti è molto vasto. Include, infatti, non soltanto quello strettamente connesso alle tavole illustrate, ma anche i bozzetti originali dei manifesti cinematografici e le illustrazioni di inizio Novecento. Una forma di collezionismo, quindi, eterogenea con diversi range d’investimento.
Breve storia dei fumetti italiani
Sebbene siano poco conosciuti all’estero rispetto ai fumetti statunitensi e ai manga giapponesi, i fumetti italiani sono estremamente popolari in Italia. Lo sono tanto che, insieme all’America, al Giappone e alla Francia, l’Italia è fra iquattro paesi con la maggiore produzione di fumetti al mondo, con una tradizione di più di un secolo. Pensate che il fumetto più venduto della storia, a livello mondiale, è proprio italiano: si tratta di Tex, dell’editore Bonelli.
Sembra incredibile ma Tex ha venduto più di One Piece e Spider-Man…
Le origini, dai primi anni del novecento al 1945
Gli albori del fumetto italiano risalgono ai primi anni del secolo scorso, quando il formato standard era la striscia. Le scrisce sono serie di vignette che procedono da sinistra a destra, e che illustrano una singola scena. Questa poteva essere comica, satirica, o anche una piccola avventura, e veniva pubblicata su riviste e quotidiani. Il fumetto era quindi un’aggiunta divertente, spesso dedicata ai più piccoli, presente su giornali che si occupavano di altro. Gli anni precedenti all’avvento del fascismo sono dominati da traduzioni di fumetti americani e imitazioni di questi ultimi. Nel ventennio fascista nascono invece numerosi fumetti originali italiani, che dovevano però sottostare a regole precise che ne limitavano i contenuti a quanto era compatibile con le direttive del regime fascista. Una curiosità: lo stesso governo fascista in questo periodo utilizza il fumetto come mezzo di propaganda!
La rinascita del fumetto italiano. Dal dopoguerra agli anni ‘70
Nel dopoguerra si diffondono i primi fumetti non a strisce. Sono venduti in volumetti di varie forme e dimensioni, alcuni più simili a libri, altri più vicini al formato classico dei comics americani. In questi anni nascono anche i primi volumi nel formato oggi conosciuto come ‘bonelloide‘, dal nome dell’editore Bonelli che ha inaugurato il formato. E proprio la casa editrice Bonelli, che già esisteva da anni, crea nel 1948 l’iconico Tex, di cui abbiamo parlato a inizio articolo. Pubblicato ogni mese senza interruzione fino ai giorni nostri, Tex vanta centinaia di milioni di copie vendute e circa 700 numeri pubblicati, escludendo numeri speciali e ristampe.
Nei due decenni successivi nascono anche altri grandi classici del fumetto italiano, come Zagor e Diabolik, solo per citare due fra i più famosi. Di entrambi escono ancora oggi nuove storie ogni mese.
Diabolik, pubblicato per la prima volta negli anni sessanta, diede anche origine al genere di fumetti conosciuto come ‘fumetti neri‘. Si tratta di fumetti che hanno per protagonisti personaggi ‘cattivi’, o comunque non più
moralmente positivi come lo erano gran parte degli eroi dei fumetti precedenti, ispirati, come detto, ai classici americani. Diabolik è un ladro espertissimo che riesce a rubare qualsiasi cosa senza farsi prendere. Il suo
successo eccezionale diede origine, negli anni successivi, a una lunga serie di imitazioni, fra i quali Cattivik, Kriminal e Satanik. Per qualche ragione la lettera ‘kappa’ andava di gran moda in quel periodo…
Negli anni ’60 in Italia il fumetto inizia a essere riconosciuto come forma d’arte al pari della letteratura. Questo porta alla nascita del fumetto d’autore, che si affianca al classico fumetto popolare. Se il fumetto popolare è
destinato al grande pubblico e affronta temi come il mistero, l’avventura e la commedia, il fumetto d’autore affronta temi più impegnati, toccando questioni sociali, arte, attualità politica e persino filosofia. Sul finire degli anni ’60 nasce poi un’altra icona del fumetto italiano: Corto Maltese. Il suo autore, Hugo Pratt, crea un fumetto di avventura scritto con la qualità di un romanzo. E’ il primo fumetto italiano che unisce con successo l’alta letteratura e un genere popolare come l’avventura. Infine, negli stessi anni si afferma anche il fumetto erotico italiano, genere del quale il più noto esponente è senza dubbio il fumettista Milo Manara.
Epoca contemporanea: dagli anni ‘80 a oggi
Avvicinandoci ai giorni nostri, compaiono molti dei fumetti italiani oggi più noti, che si aggiungono a ‘vecchi classici’ ancora in voga come ‘Diabolik’, ‘Zagor’ e ‘Tex’. Per quanto riguarda i fumetti bonelli, vanno sicuramente citati Martin Mystère e Dylan Dog per gli anni ottanta, Nathan Never e Julia per gli anni novanta e Dragonero per gli anni duemila. Di ognuno di questi continuano a uscire nuovi numeri ogni mese. Negli anni ’80 nascono anche numerose riviste a fumetti specializzate in storie satiriche e dai temi forti, destinate a un pubblico adulto. Fra le più note ci sono Frigidaire e Il Male. In questo periodo i fumetti italiani si staccano inoltre definitivamente dagli stereotipi classici degli eroi dei fumetti americani, proponendo personaggi più complessi sia dal punto di vista morale che psicologico. Con l’inizio del nuovo secolo e la diffusione di internet e di nuove forme di intrattenimento (in particolare i videogiochi), il fumetto italiano entra in un periodo di crisi. Con il secondo decennio del ventunesimo secolo il mercato del fumetto inizia però a riprendersi. Le graphic novel diventano più
popolari, mentre i classici come Tex e Dylan Dog continuano a vendere centinaia di migliaia di copie al mese. Nel frattempo nuovi autori emergono grazie a internet, e grazie a internet torna popolare il vecchio formato della striscia, che ben si presta allo stile comico e caricaturesco di molti nuovi autori. Uno fra i più famosi membri di questa nuova generazione di fumettisti è Sio, con il suo divertentissimo fumetto Scottecs.