Dipinti del novecento

 

 

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Il nostro interesse si estende alle opere pittoriche di autori italiani che hanno esplorato le diverse declinazioni artistiche tra la fine dell’Ottocento e la fine del Novecento, periodo in cui hanno caratterizzato il panorama artistico italiano ed europeo, soprattutto nella seconda metà del Novecento. Molti di questi autori hanno creato stilemi che hanno dato vita all’arte fino al XIX secolo. 

Dipinti del novecento

Alcune caratteristiche storiche e cenni storici

“Le avanguardie della pittura italiana del Novecento: tra turbolenze storiche e evoluzione artistica”

La pittura italiana del Novecento è stata caratterizzata da una grande vitalità artistica e culturale, che ha dato vita a numerose avanguardie. Questi movimenti artistici si sono sviluppati in un clima di grande fermento culturale e politico, che ha visto l’Italia protagonista di importanti cambiamenti sociali e culturali.
Le avanguardie artistiche italiane del Novecento si sono sviluppate in un periodo di grande turbolenza politica e sociale, che ha visto l’avvento del fascismo e la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante ciò, la pittura italiana ha continuato a evolversi, dando vita a una serie di movimenti che hanno lasciato un segno importante nella storia dell’arte contemporanea.

Tra le avanguardie più importanti del Novecento italiano si possono citare il futurismo, il cubismo, il surrealismo, l’astrattismo e l’arte povera.
Il futurismo, fondato da Filippo Tommaso Marinetti nel 1909, proponeva una visione del mondo fondata sulla velocità, sulla tecnologia e sulla modernità.
I futuristi cercavano di rappresentare la velocità del mondo moderno attraverso la dinamicità delle forme e dei colori.
Il cubismo, invece, si caratterizzava per la ricerca della forma geometrica essenziale, attraverso la scomposizione dell’oggetto in elementi geometrici.
Il surrealismo, invece, cercava di rappresentare l’inconscio, attraverso l’uso di immagini oniriche e simboliche.
L’astrattismo, invece, proponeva una forma di pittura non figurativa, basata sull’uso del colore e della forma.
L’arte povera, infine, si caratterizzava per l’uso di materiali poveri e naturali, come la terra, la pietra o il legno. Questo movimento cercava di rappresentare la natura e la semplicità attraverso l’uso di materiali grezzi e naturali.

In conclusione, la pittura italiana del Novecento ha avuto una grande influenza sull’arte contemporanea mondiale. L’evoluzione della cultura e della società italiana è stata rappresentata attraverso una grande varietà di stili e movimenti artistici, tra cui il futurismo, il cubismo, il surrealismo, l’astrattismo e l’arte povera. Queste avanguardie hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione nella storia dell’arte italiana e hanno lasciato un segno importante nella cultura del Novecento.

 

Elenco di alcuni dei maggiori pittori dell’avanguardia in Italia:

Umberto Boccioni
Giacomo Balla
Carlo Carrà
Gino Severini
Fortunato Depero
Mario Sironi
Ardengo Soffici
Filippo Tommaso Marinetti
Enrico Prampolini
Ottone Rosai
Osvaldo Licini
Alberto Magnelli
Renato Guttuso
Emilio Vedova
Lucio Fontana
Piero Manzoni
Michelangelo Pistoletto
Giulio Paolini
Enzo Cucchi
Felice Casorati
Sandro Chia
Mimmo Paladino
Francesco Clemente.

 

I Sei di Torino: Una Storia di Arte e Rivoluzione

La città di Torino è sempre stata un crocevia di arte, cultura e politica. Nel corso del Novecento, ha visto emergere numerosi movimenti artistici e intellettuali che hanno contribuito a definire la sua identità culturale.

Tra i protagonisti di questo periodo di fervore culturale, ci sono i Sei di Torino, un gruppo di artisti che hanno fatto la storia dell’arte italiana del XX secolo. Composto da Jessie Boswell, Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio ed Enrico Paulucci Delle Roncole, il gruppo ha dato vita a una serie di opere che hanno rappresentato un’importante innovazione nell’ambito dell’arte italiana.

Jessie Boswell (1881-1956) è stata una pittrice inglese che si è trasferita in Italia nel 1919. La sua pittura, influenzata dal Futurismo e dal Cubismo, ha dato vita a una serie di opere dalle forme geometriche e dai colori vivaci.

Gigi Chessa (1898-1935) è stato un pittore italiano che ha dedicato la sua carriera alla ricerca di una sintesi tra la realtà e l’astrazione. La sua pittura, caratterizzata da una forte sperimentazione formale, ha anticipato molte delle tendenze artistiche del secondo dopoguerra.

Nicola Galante (1883-1969) è stato un pittore italiano che ha contribuito a sviluppare il movimento artistico del Realismo Magico. Le sue opere, caratterizzate da una forte componente simbolica e fantastica, hanno rappresentato una importante novità nell’ambito dell’arte italiana.

Carlo Levi (1902-1975) è stato un pittore, scrittore e politico italiano. La sua opera artistica è stata fortemente influenzata dalle esperienze vissute durante l’esilio in Lucania. La sua pittura, caratterizzata da una forte componente sociale e politica, ha rappresentato una importante denuncia delle condizioni di vita dei contadini lucani.

Francesco Menzio (1899-1979) è stato un pittore italiano che ha dedicato la sua carriera alla ricerca di una sintesi tra la realtà e l’immaginario. La sua pittura, caratterizzata da una forte componente fantastica e visionaria, ha anticipato molte delle tendenze artistiche del secondo dopoguerra.

Enrico Paulucci Delle Roncole (1901-1999) è stato un pittore italiano che ha dedicato la sua carriera alla ricerca di una sintesi tra la realtà e l’astrazione. La sua pittura, caratterizzata da una forte sperimentazione formale e cromatica, ha rappresentato una importante novità nell’ambito dell’arte italiana.

Il lavoro dei Sei di Torino ha rappresentato un’importante innovazione nell’ambito dell’arte italiana del XX secolo. Il loro impegno nella ricerca di una sintesi tra la realtà e l’immaginario, la sperimentazione formale e l’attenzione alle questioni sociali e politiche ha segnato un punto di svolta nella storia dell’arte italiana. 

I Grandi Artisti Piemontesi: Pellizza da Volpedo, Felice Casorati, Angelo Morbelli e Carlo Carrà.

La regione Piemonte in Italia ha una ricca storia artistica, con molti artisti di talento che sono emersi nel corso degli anni. Tra questi, alcuni dei maggiori artisti piemontesi includono Pellizza da Volpedo, Felice Casorati, Angelo Morbelli e Carlo Carrà.

Pellizza da Volpedo è considerato uno dei più importanti artisti piemontesi del XIX secolo. Nato a Volpedo nel 1868, Pellizza da Volpedo è diventato famoso per il suo stile divisionista, caratterizzato dall’uso di colori puri e luminosi applicati in modo separato per creare effetti di luce e ombra. La sua opera più famosa, Il quarto stato, è un’opera monumentale di 6 metri per 3,5 metri che rappresenta una manifestazione operaia del 1900. L’opera è stata un successo immediato e ha consolidato la reputazione di Pellizza da Volpedo come uno dei più importanti artisti piemontesi del suo tempo.

Felice Casorati è un altro importante artista piemontese del XX secolo.
Nato a Novara nel 1883, Casorati ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e si è fatto conoscere per il suo stile realista. Ha poi sviluppato un interesse per l’arte astratta, adottando uno stile cubista che ha influenzato molti artisti piemontesi successivi. La sua opera più famosa è la serie di ritratti di donne, caratterizzati da un’intensità psicologica che li rende immediatamente riconoscibili.

Angelo Morbelli è un altro artista piemontese importante del XIX secolo. Nato a Alessandria nel 1853, Morbelli è diventato famoso per le sue rappresentazioni realistiche della vita contadina. I suoi dipinti sono caratterizzati da una forte attenzione ai dettagli, con una particolare enfasi sui visi dei suoi soggetti. La sua opera più famosa, La scuola, è un’opera monumentale di 8 metri per 2 metri che rappresenta una classe di bambini in una scuola rurale. L’opera è stata un successo immediato e ha consacrato la reputazione di Morbelli come uno dei più importanti artisti piemontesi del suo tempo.

Carlo Carrà è un altro artista piemontese importante del XX secolo. Nato a Quargnento nel 1881, Carrà è diventato famoso per la sua adesione al futurismo, un movimento artistico che esaltava la modernità e la velocità. Il suo stile futurista si è evoluto in uno stile metafisico, caratterizzato da rappresentazioni di oggetti quotidiani in ambienti surreali. La sua opera più famosa, La cittadina sul lago, è un’opera che rappresenta un paesaggio urbano che sembra sospeso in una dimensione temporale indefinita.
rappresentare il mondo fisico in modo simbolico ed enigmatico.
Carrà ha utilizzato colori vivaci e forme geometriche in modo innovativo, creando immagini che sembravano provenire da un sogno o da una dimensione parallela.

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