Dipinti del novecento
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Compriamo con pagamento immediato dipinti del novecento L’interesse comprende opere pittoriche di autori italiani delle varie scuole regionali e pittori stranieri risalenti al periodo compreso tra la fine dell’ ‘800 e fino alla fine del ‘900, autori che hanno caratterizzato il panorama italiano ed europeo soprattutto nella seconda metà del ‘900, i cui stilemi spesso hanno prodotto epigoni sino al 20 secolo. Siamo altresì interessati, oltre che a opere pittoriche, a sculture in marmo, in bronzo e in terracotta e cera.


Alcune caratteristiche storiche e cenni storici
La scuola di Rivara
La scuola di Rivara non fu una scuola in senso tradizionale, ma un cenacolo artistico. Durante i soggiorni presso Rivara, questo cenacolo, riunitosi fin dal 1861 intorno a Carlo Pittara (1836-1891) e Alfredo D’Andrade (1839-1915), ebbe l’intento di studiare amorevolmente la campagna del Canavese con una sincera e schietta ispirazione alla realtà. Il loro atteggiamento anti-accademico fu di rottura con il paesismo di matrice romantica. Fondamentale fu per loro il confronto con la scuola paesaggistica piemontese e in particolare con Antonio Fontanesi, il quale nel 1869 ricoprì la cattedra di pittura di Paesaggio all’Accademia Albertina di Torino. L’influsso di Fontanesi portò a esiti diversi: Carlo Pittara mostrò un saldo realismo mentre Vittorio Avondo (1836-1910) produsse delicate impressioni tratte dalla natura. Intorno a Carlo Pittara la scuola ogni estate aveva modo di riunirsi e di dipingere en plein air. Questo gruppo vide includere inoltre il piemontese Ernesto Bertea (1836-1904), Federico Pastoris di Casalrosso (1837-1884) e i rappresentanti della cosiddetta Scuola Grigia Ligure: Ernesto Rayper, Alberto Issel e lo spagnolo Serafino De Avendaño. Il gruppo si sciolse prematuramente con la morte di Ernesto Rayper nel 1873 e il trasferimento di Pittara a Roma nel 1877. Nonostante ciò la scuola paesaggistica piemontese non si interruppe e continuò su questi esempi a produrre opere dedicate a rappresentare il senso elegiaco della natura quanto il suo dato autenticamente reale. In questo senso si mossero pittori successivi come Lorenzo Delleani o Enrico Reycend. Altri seguaci, viceversa, ricalcarono le orme di una pittura più convenzionale.