Valutazione
Dipinti Antichi

Se possiedi dipinti antichi e desideri scoprire il loro  valore economico e hai l’intenzione di venderli, Massimiliano Fiorio a Torino è l’esperto di cui puoi affidarti . Con anni di esperienza nell’ambito della valutazione di dipinti antichi è una buona conoscenza  delle diverse correnti artistiche e degli artisti del passato, Massimiliano Fiorio offre servizi di valutazione e consulenza per soddisfare tutte le tue esigenze.

Valutazione gratuita dei tuoi articoli

La Valutazione di Dipinti Antichi a Torino

Compriamo con pagamento immediato quadri e dipinti antichi. Valutiamo ed acquistiamo anche intere collezioni. Se pensi di possedere un articolo che possa essere di nostro interesse, contattaci indipendentemente dalle condizioni di usura in cui si trovano.

Analisi Visiva e Storica

Se possiedi dipinti antichi e desideri conoscere il loro valore e la loro autenticità, Massimiliano Fiorio è il professionista da consultare. I dipinti antichi rappresentano un’importante forma d’arte che attraversa i secoli. Queste opere sono finestre sul passato, testimonianze della creatività e della sensibilità dei loro creatori. L’arte pittorica antica è un patrimonio che ci permette di esplorare il mondo attraverso gli occhi degli artisti del passato.

Ricerca e Documentazione

Massimiliano Fiorio si dedica alla ricerca dettagliata e alla documentazione al fine di identificare l’artista, la scuola o la bottega in cui si formavano gli artisti dell’epoca. Questa ricerca apporta valore e contesto artistico alle tue opere.

Valutazione delle Condizioni

La valutazione accurata delle condizioni è fondamentale. Massimiliano Fiorio esamina attentamente ogni dipinto, individuando segni di usura,cadute di colore, eventuali danni o restauri, etc. La condizione generale dell’opera influenzerà la sua valutazione.

Determinazione del Valore di Mercato

Basandosi sull’analisi visiva, sulla documentazione e sulla valutazione delle condizioni, Massimiliano Fiorio determina il valore di mercato stimato per i tuoi dipinti antichi.

Questo valore tiene conto di fattori come l’autenticità, la rarità e la richiesta di mercato.

Consulenza e Raccomandazioni

Oltre alla valutazione, Massimiliano Fiorio fornisce consulenza  sulla conservazione e la cura dei tuoi dipinti. Se desideri venderli, ti guiderà nella scelta della strategia migliore per ottenere il migliore

Esempi di articoli che ci interessano

Alcune caratteristiche storiche e cenni storici sui dipinti antichi

L’interesse per pittura antica spazia nello scenario storico italiano dai fondi oro, ai paesaggi ai ritratti e alle nature morte e per soggetto religioso, profano, mitologico e biblico partendo dai più noti artisti e seguaci appartenenti a diverse epoche e scuole artistiche come Rinascimento, Manierismo, Barocco, Neoclassicismo, Romanticismo e Realismo.Ovviamente l’interesse artistico è anch’esso rivolto a opere di autori del panorama nord europeo, francesi, fiamminghi, olandesi e tedeschi. Importanti e fondamentali sono i criteri che poniamo e le modalità di valutazione dei dipinti antichi. Tutto ciò è frutto di un attento lavoro che si suddivide in varie fasi, a partire dall’analisi tecnica rivolta a giudicare l’autenticità di un dipinto antico all’analisi storico-artistica, necessaria per precisare i riferimenti cronologici e di attribuzione, lavoro di studio e confronto che tendenzialmente si svolge in collaborazione con studiosi e specialisti del settore a livello nazionale ed internazionale. Tra gli altri criteri di valutazione importanti dei dipinti antichi troviamo lo stato di conservazione che fa parte dall’analisi tecnica dell’opera, provenienza e proprietari passati, importanza artistica, soggetti e dimensioni, materiali e supporto e qualità di esecuzione.

Caposcuola piemontesi: dal Rinascimento al Neoclassicismo

Nel contesto artistico piemontese, numerosi artisti caposcuola hanno lasciato un’impronta indelebile in diverse epoche e movimenti artistici. Dagli splendori del Rinascimento al fervore del Manierismo, dalla grandiosità del Barocco al rigore del Neoclassicismo, il Piemonte ha ospitato talenti eccezionali che hanno contribuito a plasmare il panorama artistico italiano.

Rinascimento

1. Giovanni Martino Spanzotti (Casale Monferrato, 1455 circa – Chivasso, ante 1528): Rinomato pittore rinascimentale, è considerato uno dei precursori dell’arte rinascimentale in Piemonte. Le sue opere sono caratterizzate da una commistione di elementi gotici e rinascimentali, con una particolare attenzione alla luce e al dettaglio.

2. Defendente Ferrari (Chivasso, fra il 1480 e il 1485 – Torino, 1540 circa): Celebre pittore e incisore, è noto per le sue opere religiose e ritratti. Ferrari fu un importante esponente dell’arte rinascimentale piemontese e influenzò molti artisti successivi con il suo stile realistico e delicato.

3. Macrino d’Alba (Alba, 1460 – 1465 circa – 1520 circa),è stato un pittore rinascimentale attivo principalmente a Torino e nelle regioni circostanti nel XVI secolo. La sua opera si concentra principalmente sulla pittura religiosa, producendo numerosi dipinti di pannelli d’altare per chiese e luoghi di culto. Macrino d’Alba era noto per la sua maestria nel rendere luce e colore nelle sue opere, creando composizioni vibranti e dettagliate.

4. Gaudenzio Ferrari (Valduggia, fra il 1475 e il 1480 – Milano, 31 gennaio 1546) ,

considerato uno dei più importanti artisti del Rinascimento nel Piemonte, è stato attivo principalmente a Varallo Sesia nel XVI secolo. Ferrari si distinse per le sue opere sacre, in particolare gli affreschi e le pale d’altare. La sua arte era caratterizzata da una forte espressività emotiva e da una grande maestria tecnica. Le sue opere spaziavano dalla pittura murale agli affreschi, dalle pale d’altare ai dipinti su tavola. Gaudenzio Ferrari è ammirato per la sua capacità di creare opere di grande intensità spirituale, in cui le figure umane risultano realistiche e commoventi.

Manierismo

1. Giovanni Martino Spanzotti, Casale Monferrato, 1455 circa – Chivasso, ante 1528); Spanzotti si distinse anche come artista manierista, introducendo nuove forme di espressione e un uso audace del colore. La sua abilità nel fondere elementi tradizionali con nuove tendenze lo rese un punto di riferimento per gli artisti manieristi piemontesi successivi.

2. Bernardino Lanino: (Mortara, 1512 – Vercelli, 1578) Lanino è stato un pittore manierista di grande talento, noto per i suoi affreschi e dipinti religiosi. La sua abilità nell’utilizzo di colori intensi e contrasti accattivanti lo rese uno dei principali artisti manieristi del Piemonte.

3. Tanzio da Varallo- (Alagna Valsesia, 1582 circa – Varallo (?), 1633) è stato un eclettico artista italiano, noto per le sue abilità in diverse discipline artistiche. Nato probabilmente a Busto Arsizio tra il 1565 e il 1570, la sua maestria nel dipingere, scolpire e progettare architetture lo hanno reso una figura di spicco nel panorama artistico del suo tempo.

Le opere di Tanzio da Varallo riflettono un’approfondita comprensione dei dettagli e una tecnica straordinaria. Nelle sue pitture, è evidente l’influenza del Caravaggio, con contrasti accesi tra luce e ombra e una forte carica emotiva che permea le sue composizioni. La sua abilità nel ritrarre le espressioni umane e la drammaticità dei gesti trasmettono una profonda intensità ai suoi dipinti.

Come scultore, Tanzio da Varallo ha lasciato un’impronta significativa con le sue opere in legno intagliato. I suoi lavori scultorei sono caratterizzati da una straordinaria precisione nel dettaglio e da una resa realistica delle forme. Sia nelle sue sculture religiose che nei ritratti, Tanzio dimostra una padronanza tecnica e una capacità di catturare l’essenza delle sue opere.

Oltre alla pittura e alla scultura, Tanzio da Varallo si dedicò anche all’architettura. Sebbene siano sopravvissuti pochi esempi delle sue creazioni architettoniche, la sua influenza è stata significativa nel contesto locale. La sua visione artistica si estendeva oltre i confini di una singola disciplina, esplorando la sinergia tra le arti e creando opere che sfidavano i limiti tradizionali.

Tanzio da Varallo è scomparso a Milano nel 1632, ma il suo lascito artistico rimane come testimonianza della sua genialità e della sua poliedricità.

Barocco

1.Pietro Domenico Olivero (Torino, 1º agosto 1679 – Torino, 13 gennaio 1755) Importante artista barocco piemontese, Olivero si specializzò soprattutto nella pittura religiosa e di genere, fu molto richiesto per le sue opere di altissima qualità. Le sue composizioni dinamiche, con giochi di luce e ombre, rappresentano un tratto distintivo del barocco piemontese.

2. Claudio Francesco Beaumont (Torino, 4 luglio 1694 – Torino, 21 giugno 1766) Beaumont è stato un talentuoso scultore barocco, noto per le sue opere monumentali. I suoi lavori si caratterizzano per la maestosità delle forme e la ricchezza dei dettagli, che conferiscono loro un’aura di grandiosità e magnificenza.

3. Gianbattista Crosato Treviso ?, 1686 o 1697 – Venezia, 15 luglio 1758) era noto per uno stile affascinante e riccamente decorativo, che lo rendeva molto richiesto. Le sue opere erano caratterizzate da padronanza del colore e attenzione ai dettagli. Maestro degli affreschi e dei dipinti a soffitto, decorò dimore nobiliari e chiese.

Ricevette importanti commissioni nel Piemonte, lavorando per famiglie nobili come i Savoia. La sua abilità nell’immortalare scene mitologiche, religiose e di corte gli conferì prestigio e successo.

Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Venezia, dove morì il 15 luglio 1758. Il suo contributo all’arte italiana del XVIII secolo fu significativo, e il suo lavoro è ancora ammirato per grazia e maestria tecnica.

Neoclassicismo
  1. Giovanni Battista Borra, Dogliani, 27 dicembre 1713 – Torino, 1786)  artista piemontese di fama, si distinse come un notevole pittore neoclassico. La sua abilità nel rappresentare le forme classiche e l’eleganza dei suoi dipinti lo resero una figura di spicco nel panorama artistico del suo tempo. Con maestria, Borra combinava la precisione delle linee con un uso sapiente della luce e dell’ombra, creando opere di grande raffinatezza estetica. Il suo contributo al movimento neoclassico è un ricordo duraturo del suo talento e della sua passione per l’arte.
  2. Felice Giani, San Sebastiano Curone, 15 dicembre 1758 – Roma, 11 gennaio 1823). Nato il 17 dicembre 1758 a San Sebastiano Curone, trovò la sua vocazione nel dipingere. La sua carriera fiorì in Piemonte, dove ebbe l’onore di lavorare per la prestigiosa casa Savoia. Le sue opere, impregnate di maestria e raffinatezza, catturavano lo sguardo e l’immaginazione dei suoi spettatori.Nonostante la sua provenienza modesta, Giani riuscì a conquistare il cuore del pubblico grazie alla sua abilità nel rappresentare scene mitologiche e religiose. I suoi dipinti trasmettevano un senso di armonia e serenità, grazie all’uso sapiente dei colori e alla sua tecnica raffinata.La sua fama lo portò infine a Roma, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Fu lì, il 10 gennaio 1823, che il mondo dell’arte perse un grande maestro. La sua eredità, tuttavia, rimane intatta, con le sue opere che continuano a ispirare e ad emozionare le generazioni successive. Felice Giani sarà per sempre ricordato come un luminoso talento nel panorama pittorico italiano.
  3. Pelagio Palagi, Bologna, 25 maggio 1775 – Torino, 6 marzo 1860) è stato un poliedrico artista attivo in Piemonte al servizio della casa Savoia. Il suo talento si estendeva nell’architettura, nella pittura, nell’ebanisteria e nella scultura. Grazie alla sua maestria e alla sua creatività, Palagi ha lasciato un’impronta significativa nella storia dell’arte, contribuendo alla magnificenza degli edifici e degli arredi realizzati per la famiglia Savoia nella regione del Piemonte. La sua abilità nel combinare diverse discipline artistiche ha reso Pelagio Palagi un artista eclettico e apprezzato nel panorama culturale dell’epoca.

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